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News

24.10.2023
Startup Marathon, chiuse le candidature: sfida tra 35 imprese innovative da tutta Italia per l’accesso alla finale del contest
Le migliori startup e imprese innovative segnalate da incubatori e acceleratori di tutta la Penisola, di fronte a una platea di aziende, investitori e specialisti del settore. Sono 35, su 61 candidature, le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day di venerdì 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. L’evento avrà inizio alle 14, si svolgerà online nell’ambito del programma di DIGITALmeet e potrà essere seguito tramite questo link. Durante il pomeriggio saranno trasmessi brevi video pitch di presentazione delle 35 startup selezionate tra le oltre 60 che sono state iscritte al contest dagli incubatori e dagli acceleratori di impresa che le ospitano. Sono 34 gli incubatori e acceleratori che hanno aderito al contest, candidando le startup. I progetti saranno valutati da un comitato tecnico- scientifico formato da esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network. SCARICA IL PROGRAMMA A intervallare le presentazioni delle startup in gara saranno gli interventi delle realtà che hanno promosso il contest e dei partner, che illustreranno le ragioni che li hanno spinti a sostenere Startup Marathon e le opportunità di finanziamento per le realtà innovative più interessanti. «Siamo soddisfatti delle adesioni ricevute per questa quarta edizione di Startup Marathon», afferma Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «Un risultato che attesta la capacità di questa iniziativa di fare rete tra gli attori dell’ecosistema italiano dell’innovazione. Ora attendiamo con interesse la selezione della giuria per l’evento finale, il primo organizzato in presenza nella storia di Startup Marathon: una grande opportunità reciproca di incontro tra startupper, aziende e investitori». Dichiara Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est: «UniCredit sostiene Startup Marathon per promuovere l’innovazione e favorire un efficace ecosistema utile alla crescita delle startup. Questo impegno si inserisce nel supporto alle pmi italiane, cruciali per l’economia del nostro territorio. Le prime tre edizioni della Marathon hanno mostrato realtà con progetti di alta qualità e brevetti depositati. Per la quarta edizione, si mira a mantenere gli elevati standard già raggiunti, se non a superarli, vista la presenza di un comitato scientifico esperto e la possibilità di incontri in presenza per favorire finanziamenti e varie collaborazioni. Essere al fianco di altri importanti partner come Area Science Park e DIGITALmeet ci ha spinto ancor di più a sostenere questo evento. Il nostro obiettivo è che Startup Marathon diventi una piattaforma di business al fine di aiutare proprio le stesse startup, selezionate attraverso acceleratori, incubatori, parchi scientifici ed università, a individuare opportunità di business attraverso b2b con i nostri clienti. Startup Marathon rappresenta un’autentica opportunità di aggregare gli attori del mondo dell’innovazione, contribuendo a un percorso virtuoso nel settore, favorendo sviluppi a beneficio di tutti i protagonisti del sistema». «Startup Marathon è diventato ormai un evento nazionale nel mondo dell’innovazione e di ciò siamo molto fieri», commenta Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. «La formula di abbinare le startup a un incubatore o parco scientifico o altro soggetto impegnato nel mondo dell’innovazione e della ricerca risulta decisamente vincente. La selezione svolta progressivamente piace molto: su 61 candidature, sono 35 infatti le startup selezionate per partecipare allo Startup Marathon Digital Day del 27 ottobre, da cui emergeranno le 10 finaliste dell’edizione 2023 del contest in programma il 14 novembre. In fondo, con la formula dell’“elevator pitch” lo startupper mette in luce l’innovazione della sua startup e la sua capacità di risolvere un problema comune. Determinante risulterà trovare equilibrio tra brevità e impatto, tra essenzialità e originalità. Buona fortuna ai partecipanti nel viaggio verso un elevator pitch irresistibile». Nata nel 2020, Startup Marathon negli anni ha selezionato e premiato aziende innovative attive in settori come l’intelligenza artificiale, la diagnostica, l’IoT e la sostenibilità. Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono CAEmate, realtà che ha sviluppato un software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, Aisent, che fornisce servizi basati su AI, machine learning e computer vision, e M2Test, spin-off dell’Università di Trieste che ha creato un innovativo metodo di diagnosi per l’osteoporosi. I premi in palio La startup vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione Unicredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie. È previsto anche un premio speciale per una startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile. Questa azienda sarà inserita tra le preselezionate per prendere parte al programma di internazionalizzazione Prospera Women. I partner Oltre ai tre promotori, sono diversi i partner che sostengono Startup Marathon. Si tratta di Unicorn Trainers Club, Elis Innovation Hub, Italian Angels for Growth, Italian Business Angel Network, Giordano Controls, Fastweb, Venture Factory, Start Tech Ventures, Liftt, Carel, Eatable Adventures, Chiesi, Manni Group, Maxfone, Dba Group, Angel for Women, Eurotherm, HiRef. Le startup in garaLe 35 startup selezionate che parteciperanno al Digital Day sono: Biomeye, Lightscience, B4Chem, Cyber Evolution, Robotizr, Audio Innova, Agreen Biosolutions, Develop-Players, The Glass Elite, Regrowth, Cyberneid, Proxima Robotics, Pillnovations, Enphos, Bioverse, Automyo, Vz Compliance, Seere, Alpmine, Ecodrone, Docunque, Rozes, Evotion, Lualtek, Flowpay, Hackable, Innereo, Hygge, MDE Research, Goojob, Decripto World, YP Trainer, Ettomio, General Impact, Joule.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
23.10.2023
Una delegazione di AICEO in visita ad Area Science Park
Venerdì 20 ottobre una delegazione di AICEO, l’Associazione Italiana dei Chief Executive Officers, che conta circa 100 soci rappresentati apicali di importanti aziende italiane e multinazionali (tra queste Sanofi, BNP Paribas, Deloitte, Metricsstream), è venuta in visita ad Area Science Park. Scopo della visita illustrare ad alcuni soci dell’associazione l’ecosistema del parco scientifico e tecnologico, e presentare alcuni centri di ricerca e aziende insediate nel parco. Durante la visita, organizzata da Gruppo Pragma in collaborazione con Area Science Park e AICEO, i soci hanno potuto visitare i due campus di Basovizza e Padriciano. A Basovizza hanno potuto dialogare con i ricercatori del Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park, visitare la sorgente di luce Elettra Sincrotrone Trieste e scoprire KYMA, una realtà industriale di primo piano a livello internazionale che produce ondulatori per tutto il mondo, che servono agli impianti di accelerazione di particelle. Nella seconda parte della giornata, oltre a visitare alcune delle realtà insediate nel campus di Padriciano, come Aindo (impresa impegnata nel campo dell’intelligenza artificiale), Modefinance (agenzia di rating di livello internazionale) e Picosats (startup che produce microsatelliti), ai soci è stata anche illustrata la candidatura di Trieste come città ospitante dell’edizione 2024 del Big Science Business Forum (BSBF). Infine, Oriana Cok, CEO di Gruppo Pragma, ha presentato l’evoluzione internazionale di DIVE, la piattaforma innovativa di e-coaching sviluppata dall’azienda.
Dai nostri campus
19.10.2023
Aindo chiude un round di investimento da 6 milioni
Aindo, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici, annuncia un round di investimento di 6 milioni di euro guidato da United Ventures e a cui partecipa anche Vertis SGR che, con il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer, è stato il primo investitore nella società. Questo nuovo finanziamento consentirà ad Aindo di potenziare il suo team e continuare lo sviluppo di soluzioni che agevolano l’uso dell’intelligenza artificiale in settori strategici come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione. Il team di Aindo ha come obiettivo non solo quello di consolidare la sua posizione di leader nei dati sintetici, ma anche di rivoluzionare il concetto di mobilità del dato, intesa come scambio sicuro di informazioni, ponendo particolare attenzione alla tutela della privacy. United Ventures, società di venture capital focalizzata in investimenti su aziende ad alto contenuto tecnologico, guida questo secondo round di investimento attraverso il suo nuovo fondo early-stage UV3, riconoscendo il ruolo sempre più decisivo dei dati sintetici per la promozione di uno scambio sicuro delle informazioni e per lo sviluppo di soluzioni avanzate di Intelligenza Artificiale, in grado di accelerare la transizione tecnologica. In questo contesto l’ulteriore contributo di Vertis, specializzata in gestione di fondi nel Made in Italy innovativo, conferma la fiducia e il forte interesse degli investitori istituzionali alla dimensione strategica della tecnologia. Secondo Gartner, infatti, i dati sintetici sono tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI e si prevede che entro il 2024 il 60% dei dati utilizzati in progetti di AI sarà generato sinteticamente (mentre era solo l’1% nel 2021). A queste valutazioni si aggiunge uno studio condotto da Grand View Research, per il quale il mercato globale dei dati sintetici sarà valutato 1,79 miliardi entro il 2030. La tecnologia dei dati sintetici ha già provato il suo valore in diversi settori industriali, dall’ambito sanitario al comparto finanziario, bancario e assicurativo. In un settore ad alto impatto sociale come quello della salute, ad esempio, la tecnologia di generazione dei dati sintetici di Aindo ha già trovato varie applicazioni: dal miglioramento dell’analisi predittiva di risposta a terapie farmacologiche in patologie rare, all’efficientamento della presa in carico del paziente in ambito ospedaliero, passando per la capacità di monitorare l’assistenza sanitaria a distanza prevedendo in anticipo situazioni di potenziale rischio. “L’Intelligenza Artificiale generativa ha recentemente catturato l’immaginario collettivo e l’interesse globale grazie alle sue straordinarie capacità di generare testi e immagini. Le potenzialità dell’AI generativa non si applicano solo a questo tipo di dati, ma anche a informazioni strutturate che costituiscono gran parte del patrimonio di cui dispongono le aziende nei propri database. I dati sintetici che generiamo si comportano come quelli reali delle aziende, ma essendo artificiali non contengono informazioni personali e quindi limitano i rischi legati ai temi della privacy”, dichiara Daniele Panfilo, co-fondatore e CEO di Aindo. E aggiunge: “Quando abbiamo fondato Aindo, questa tecnologia era poco conosciuta al di fuori degli ambienti accademici. Da allora, l’obiettivo è stato quello di rendere la nostra soluzione disponibile al mondo industriale e della ricerca al fine di rendere l’innovazione basata sui dati sempre più sicura ed eticamente responsabile”. Giulia Giovannini, partner di United Ventures, commenta: “In Aindo, il primo investimento del nostro nuovo fondo UV3, abbiamo trovato tutti gli elementi che da sempre guidano la nostra tesi di investimento in United Ventures: un team forte ed estremamente competente, una tecnologia solida con un potenziale impatto enorme e un mercato in rapida crescita. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è qui, ma incontra ancora molti ostacoli, tra cui l’inaccessibilità dei dati, i lunghi tempi di elaborazione, le preoccupazioni legate alla privacy e le questioni etiche derivanti dalla raccolta di dati. I dati sintetici sono una risposta a queste problematiche, offrendo alle aziende uno strumento di grande importanza per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma al contempo garantendo la privacy necessaria nella gestione dei dati stessi. Crediamo che Daniele e il suo team abbiamo la giusta ambizione per far scalare la piattaforma partendo dall’Italia a livello internazionale nel campo dei dati sintetici, e siamo entusiasti di supportarne la crescita.” Roberto Della Marina, Operating Partner di Vertis SGR e Managing Partner di Venture Factory, aggiunge: “Confermiamo il nostro supporto in Aindo e nella tecnologia dei dati sintetici, tra le tendenze emergenti nel campo dell’AI. Nei prossimi anni la richiesta di dati sintetici arriverà da diversi settori, in particolare sanitario, finanziario e assicurativo: in questi ambiti le tecnologie di Aindo abiliteranno la reale  democratizzazione dell’uso dei dati permettendone utilizzo e condivisione responsabili nell’assoluto rispetto della privacy, aiuteranno ad allenare modelli di ML per rispondere meglio ai bisogni delle persone, generando così un impatto reale sulla vita di milioni di esseri umani. Aindo può guidare responsabilmente una nuova rivoluzione tecnologica abilitata dall’AI e noi siamo intenzionati a continuare a farne parte”. I dati sintetici di Aindo I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. Questi modelli sono in grado di creare dati artificiali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui. Applicazioni dei Dati Sintetici I dati sintetici consentono di applicare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari. Settore Sanitario – I dati sintetici trovano applicazione nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale necessari per lo sviluppo di strumenti prognostici e predittivi nel campo sanitario, volti a migliorare la diagnostica e la cura di numerose patologie. I dati sanitari dei pazienti sono altamente riservati e in genere non possono essere scambiati; tuttavia la loro analisi può portare a nuove conoscenze diagnostiche e farmacologiche per il trattamento di patologie specifiche o per l’identificazione di fattori di rischio. I dati sintetici di Aindo sono infatti in linea con le previsioni del GDPR: consentono quindi l’utilizzo, la mobilità e lo scambio di dati sanitari sintetici. Settore Finanziario – Nel mondo finanziario, i dati sintetici giocano un ruolo chiave nello sviluppo di soluzioni e servizi personalizzati. Una banca, per esempio, potrebbe utilizzarli per sviluppare accurati modelli di predizione del rischio, volti a identificare pattern e comportamenti tipici di imprese prossime a incorrere in difficoltà finanziarie. Inoltre i dati sintetici possono essere impiegati con successo nel miglioramento dei sistemi antifrode grazie alle possibilità offerte in ambito di data augmentation. Infrastrutture ed Energia – Nei settori infrastrutturali ed energetici, i dati sintetici sono strumentali per la condivisione di dati tra settore pubblico e privato. Questo facilita la combinazione dell’offerta e della domanda in ambiti come l’ottimizzazione della gestione delle infrastrutture e delle reti. Pensiamo alle smart cities, agli edifici intelligenti, al monitoraggio delle infrastrutture fisiche, come ponti, viadotti e reti viarie, per valutare usura, gestione del traffico e monitoraggio strutturale. I dati sintetici opportunamente calibrati permetterebbero la valutazione di scenari multi rischio, come quelli statici, sismici e da rischio idrogeologico attraverso la simulazione dei differenti scenari di danno ovvero di gestione ottimale.    
Comunicati Stampa Dai nostri campus
18.10.2023
POSIDON PCP: sperimentate con successo due soluzioni innovative per la decontaminazione di aree industriali inquinate
Grazie al progetto europeo POSIDON PCP (POlluted SIte DecontaminatiON Pre-Commercial Procurement) sono state sviluppate e testate due nuove tecnologie per la decontaminazione di suoli in aree industriali inquinate dismesse. I risultati delle sperimentazioni dell’ultima fase della procedura competitiva, finalizzata all’acquisto di servizi di ricerca e sviluppo, sono stati presentati nel corso dell’evento finale di progetto, lo scorso 9 ottobre a Bilbao, in Spagna. POSIDON, finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e coordinato da Area Science Park, nasce con l’obiettivo di indirizzare dal lato della domanda pubblica, lo sviluppo di nuove soluzioni non ancora presenti sul mercato.< Il progetto ha aggregato 5 committenti europei, proprietari/gestori dei siti inquinati, con l’esigenza comune di identificare nuove tecnologie di trattamento del suolo (ed eventualmente delle falde acquifere), preferibilmente in-situ, in grado di decontaminare terreni antropici eterogenei in zone industriali dismesse, composti da una miscela di rifiuti industriali (come terreni di risulta inquinati da idrocarburi del petrolio e metalli pesanti) e terreni costituiti da argille e sabbie, altamente inquinati da idrocarburi del petrolio (TPH e IPA) e metalli pesanti (in particolare arsenico e piombo). Durante il progetto diversi fornitori (consorzi misti ricerca-impresa) sono stati chiamati a sviluppare, in modo parallelo e concorrente, soluzioni innovative, a partire dalla ideazione e progettazione di nuove soluzioni, alla prototipazione e validazione in laboratorio, fino allo sviluppo originale di due prototipi da testare entrambi e in parallelo sul campo in due diversi siti in Italia, a Trieste, e in Spagna, a Bilbao. Le due tecnologie approdate alla fase sperimentale e comparativa sul campo sono quelle dei consorzi capitanati dalle aziende TESECO BONIFICHE e HPC Italia. TESECO ha ideato e sviluppato la tecnologia Soil-Omic® che prevede processi biologici e chimico-fisici integrati, finalizzati alla decontaminazione di suoli e acque sotterranee da inquinanti organici e inorganici, tramite formulazioni biologiche basate sull’integrazione di metagenomica e ingegneria ambientale. La soluzione funziona con BIOflushing®, una tecnologia di bonifica in situ che utilizza impianti e sistemi idraulici specializzati per la biostimolazione, la bio-amplificazione e il lavaggio chimico di terreni saturi e insaturi. I risultati ottenuti hanno confermato l’efficacia del processo e dell’impianto dedicato alla degradazione del petrolio e degli idrocarburi policiclici aromatici, nonché per la rimozione dei metalli pesanti sia da terreni saturi che insaturi. In particolare, a Bilbao, in circa 5 mesi di esercizio dell’impianto, si è registrata una significativa riduzione nella contaminazione inorganica media del suolo insaturo* nonché nella contaminazione organica**. Soil-Omic® è in fase di commercializzazione ed è pronta ad entrare nel mercato a fine 2023. HPC ITALIA ha invece sviluppato, assieme al Politecnico di Milano, la soluzione “Erase” (ElectRode-Aided Soil rEmediation), una piattaforma modulare flessibile in situ, che prevede la posa in opera di elettrodi per ridurre la contaminazione sia di inquinanti organici che inorganici, attraverso il trasporto indotto dal campo elettrico nel suolo, oltre che azioni di trattamento chimico e biologico per iniezione di prodotti chimici e nutrienti. La modularità della tecnologia consente di operare su sorgenti contaminate di diversa estensione e profondità. La soluzione è ancora in fase di sviluppo, ma dai test della Fase 3 sono emerse già prove di un aumento della mobilità dei metalli, con una riduzione della concentrazione di alcuni di essi nel suolo, mentre i dati di monitoraggio hanno confermato anche una diminuzione degli idrocarburi poliaromatici e degli idrocarburi.   *Riduzione nella contaminazione inorganica media del suolo insaturo: Arsenico -97%, Cadmio -82%, Cromo -31%, Nichel -56%, Piombo -95%, Rame -96%, Zinco -94%. **Riduzione nella contaminazione organica: Idrocarburi (TPH) -85%, Dibenzo (a.h)antracene -97%, Benzo(a)pirene -97%, Indeno (1.2.3-cd) pirene -97%, Pirene -97%, Benzo(a)antracene -99%, Crisene -97%, Benzo(b)fluorantene -99%, Benzo(k)fluorantene -96%, Somma PAH (EPA 16) -97%.   Il progetto POSIDON PCP coinvolge Area Science Park (coordinatore e partner tecnico del progetto), il gruppo dei 5 gestori di siti inquinati da bonificare: l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Lead procurer dell’appalto pre-commerciale congiunto) (IT), il Comune di Bilbao (ES), Spaque (BE), CEA – Comune di Vitoria Gasteiz (ES), Baja do Tejo (PT), ai quali si aggiungono i partner tecnici: Sara Bedin esperta in appalti di innovazione e Pre-commercial procurement (IT); TECNALIA, centro di ricerca basco (ES); IHOBE, Agenzia dell’ambiente basca (ES) e MAS referente per la comunicazione (ES). POSIDON ha ricevuto finanziamenti dal Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea nell’ambito dell’Accordo di sovvenzione N. 776838. Il contenuto di questo comunicato stampa riflette solo il punto di vista degli autori e l’Agenzia esecutiva ‘European Research Executive Agency (REA)’ non è responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle informazioni in esso contenute.
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16.10.2023
Sviluppo economico della Repubblica della Macedonia del Nord: in Area Science Park una tre giorni del progetto EU4EG
Tre giorni di scambio di buone pratiche e networking nell’ambito del progetto “EU for Economic Growth” (EU4EG): questo l’obiettivo dei lavori che dal 16 al 18 ottobre vedono nel Centro Congressi di Area Science Park agenzie territoriali a supporto delle imprese, stakeholder istituzionali e imprese parlare dello sviluppo economico della Repubblica della Macedonia del Nord. Ad aprire i lavori questa mattina sono stati Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park, Roberto Antonione, Segretario generale della Central European Initiative (CEI), e Vesel Memedi, Ambasciatore in Italia della Repubblica della Macedonia del Nord. EU4EG, partito nel 2021 e della durata di 48 mesi, ha come obiettivo il rafforzamento del sistema economico della Macedonia del Nord nel quadro dell’adesione del Paese all’UE. Il progetto mira a ottenere una maggiore competitività del sistema produttivo unita a sostenibilità e decarbonizzazione, ponendo un focus sul ruolo primario degli ecosistemi industriali e dell’innovazione e attuando interventi orientati alla transizione digitale e verde che puntino a più elevati standard ambientali e sociali. Partner del progetto, che ha ottenuto un finanziamento complessivo di circa 9.5 milioni di euro, sono l’Agenzia di Cooperazione Internazionale federale tedesca (GIZ) (coordinatore), il Ministero federale tedesco per l’Economia e il Clima (BMWK), l’Iniziativa Centro Europea (CEI) e Area Science Park. “Vorrei ringraziare Area Science Park per questo invito, – ha dichiarato Vesel Memedi, Ambasciatore in Italia della Repubblica della Macedonia del Nord – si tratta di un parco scientifico e tecnologico incredibile per dimensione e portata delle attività di ricerca che qui vengono sviluppate da tanti anni. Ritengo che sia molto importante per la Repubblica della Macedonia del Nord, soprattutto in vista della sua prossima adesione all’Unione Europea, poter sviluppare a sua volta parchi scientifici e tecnologici di questa portata, sviluppare la ricerca, sviluppare le attività in ambito scientifico perché questa è l’unica garanzia di competitività per un Paese, soprattutto quando si tratta di competere su un mercato come quello dell’Unione Europea di circa 500 milioni di abitanti”. “Il contributo di Area Science Park al progetto si fonda sulle consolidate competenze dell’Ente nel promuovere e sostenere l’innovazione e nella capacità di dialogare con le imprese e con il mondo della ricerca – spiega la Presidente Caterina Petrillo -. A questo, Area unisce il valore aggiunto di saper produrre ricerca di punta nei settori che oggi interessano la transizione digitale e verde. Questo progetto è per noi molto importante e rappresenta un elemento di una più ampia strategia di relazioni con i Balcani e l’Europa centro-orientale che l’Ente intende rafforzare e rilanciare in chiave di sostegno alla crescita fondato su ricerca e innovazione”. EU4EG si basa su tre componenti interconnesse. La prima prevede la mappatura degli ecosistemi imprenditoriali e delle catene del valore regionali, l’individuazione della disponibilità di servizi di supporto alle imprese (Business Support Services, BSS) sui territori e la creazione di un programma di capacity building rivolto alle organizzazioni di supporto alle imprese (BSO), per metterle nelle condizioni di fornire nuovi servizi a PMI e start-up macedoni. La seconda componente prevede l’avvio di quattro programmi di accelerazione d’impresa per supportare la crescita di gruppi selezionati di start-up. La terza componente mira a costruire un programma di finanziamento di progetti di innovazione e rinnovamento aziendale, portati avanti congiuntamente da PMI e BSO sui temi del Green Deal e della Nuova Strategia Industriale UE. Ad oggi i principali risultati raggiunti dal progetto sono un programma di capacity building su 14 tematiche, 49 metodologie e strumenti per fornire servizi di supporto alle imprese (BSS), 271 ore di formazione, 170 rappresentanti di organizzazioni di supporto alle imprese (BSO) coinvolti. Inoltre, grazie a EU4EG sono stati finanziati 27 progetti congiunti tra Piccole e Medie Imprese e BSO macedoni. Infine, sono stati erogati dal progetto 4.5 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti e 5 milioni di euro finanziati dalle imprese coinvolte.
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06.10.2023
Navigare il Futuro: il Barcolana Sea Summit ospita tavola rotonda di anteprima per BSBF2024
Oggi, venerdì 6 ottobre, l’Auditorium Generali nel Trieste Convention Center ospita una presentazione speciale del Big Science Business Forum (BSBF) 2024 nell’ambito del Barcolana Sea Summit, in programma dal 4 al 6 ottobre 2023. Sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Sea Summit è un incontro sul futuro del Mediterraneo, per riflettere sulle sfide e le opportunità poste dai cambiamenti climatici e come affrontarle con soluzioni innovative e sostenibili. Il Sea Summit è collegato alla Barcolana, quest’anno nella sua 55ª edizione, la più grande regata a vela del mondo, con migliaia di concorrenti, sia professionisti che amatoriali, e numerosi eventi culturali collegati. BSBF mira a essere la principale piattaforma per le aziende europee e altre organizzazioni interessate a interagire con le organizzazione di “Big Science” europee. L’obiettivo è creare un mercato comune per la grande scienza in Europa che sia più forte, trasparente ed efficiente, senza barriere all’ingresso. Con un fatturato annuo stimato intorno ai 10 miliardi di euro, il mercato attira non solo grandi industrie ma anche piccole e medie imprese specializzate. Il Big Science Business Forum, facilitando quest’interazione, offre all’Italia, e in particolare alla regione Friuli Venezia Giulia, una significativa opportunità di interagire con un fiorente mercato europeo centrato su importanti progressi scientifici. BSBF2024 si terrà l’1-4 ottobre 2024 allo stesso Trieste Convention Center che ospita il Barcolana Sea Summit, ospitando le principali organizzazioni Big Science Europee, incluso CERN, ESA, ESO, ESS, ESRF, F4E, FAIR, ILL, XFEL e SKAO.   ———————————– Il programma completo per la giornata del 6 Ottobre è il seguente:   Saluti Istituzionali Massimiliano Fedriga, Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia   BSBF 2024 a Trieste: quali opportunità per le imprese Ketty Segatti, Direttore centrale per particolari funzioni, Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Leonardo Biagioni, European Joint Undertaking for ITER and the Development of Fusion Energy (in collegamento da remoto)   Tavola rotonda con • Nicola Casagli, Presidente OGS Istituto Nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale • Michelangelo Agrusti, Presidente Confindustria Alto Adriatico • Antonio Paoletti, Vice presidente Unioncamere • Paolo Acunzo, Head of ENEA service ILO Network Italia, Direttore del BSBF Trieste 2024.   Conclusioni Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Modera: Simona Regina, giornalista scientifica
Servizi per l'Innovazione
04.10.2023
Viva Marga: concorso a premi per le scuole in ricordo di Margherita Hack
“Marga”, così veniva chiamata familiarmente Margherita Hack, scienziata e divulgatrice di livello internazionale. E così che la ricordano le sue città del cuore: Firenze dove nacque il 12 giugno 1922 e Trieste dove trascorse gran parte della sua vita e dove si spense il 29 giugno 2013. In occasione del decennale della scomparsa di Margherita Hack, ieri mattina alla Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Trieste, si è svolta la presentazione di “Viva Marga”, concorso a premi per le scuole, che vuole essere un’occasione per rendere omaggio ad una donna che ha saputo avvicinare la scienza alla società e un modo per stimolare nei giovani l’interesse alle materie STEM, mettendole in relazione con le discipline umanistiche. Nel corso dell’anno scolastico 2023-24, infatti, studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado di Trieste e di Firenze, oltre che di scuole italiane all’estero (o estere con l’insegnamento dell’italiano), sono chiamati a produrre un elaborato liberamente ispirato alla vita o all’attività di Margherita Hack nel campo della ricerca scientifica, della divulgazione, dell’etica o del sociale. Il termine ultimo per la consegna degli elaborati è il 29 febbraio 2024. Il concorso, promosso dall’Organizzazione di volontariato culturale “Radici&Futuro” e sostenuto e patrocinato da numerosi partner della comunità scientifica di cui Margherita Hack faceva parte tra i quali anche Area Science Park, prevede diversi eventi pubblici e incontri tematici con gli studenti al fine di approfondire la conoscenza di questa grande donna, scienziata e divulgatrice che ha segnato parte della storia della ricerca scientifica. Prossimi appuntamenti con incontri tematici dedicati alle scuole: 17 e 24 ottobre. SCARICA IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO DEL 24 OTTOBRE All’incontro, che si terrà in presenza nella Sala Luttazzi (Magazzino 26 – Porto Vecchio – Trieste) sarà presente anche Valentina Perrera, ricercatrice di Area Science Park con l’intervento “La storia della rivoluzione scritta con 4 lettere: qual è la tua domanda nell’era post genomica?”. Per maggiori informazioni sul concorso: www.vivamarga.it  
Istituzionale
29.09.2023
Trieste Next: presentata la terza edizione del Big Science Business Forum che si terrà nel 2024 a Trieste
Trieste lancia la lunga volata per ospitare nel 2024 la terza edizione del Big Science Business Forum (BSBF), la conferenza internazionale orientata al business che riunisce le principali infrastrutture di ricerca europee, ormai accreditata come il principale punto di incontro tra le infrastrutture di ricerca e l’industria. La presentazione delle tappe che porteranno all’organizzazione del forum dall’1 al 4 ottobre del prossimo anno nel Trieste Convention Center all’interno del Porto Vecchio del capoluogo giuliano, è avvenuta a Trieste Next, nell’ambito dell’evento “Non solo Ricerca. Il valore delle Infrastrutture scientifiche per l’economia e la società”, organizzato da Area Science Park in collaborazione con SIS FVG. La scelta di Trieste per il BSBF 2024 non è casuale: la città ha una delle più elevate concentrazioni di ricercatori d’Europa ed è sede di numerosi centri e organismi di eccellenza scientifica nazionali e internazionali. Tra questi il Consorzio per le Infrastrutture di Ricerca dell’Europa Centrale (CERIC), punto di accesso aperto ad alcune delle strutture di indagine scientifica più avanzate di otto Paesi centroeuropei (Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Romania, Slovenia, Ungheria) nei campi dei materiali, dei biomateriali, delle nanotecnologie, con particolare attenzione ai temi dell’energia e delle scienze della vita. “A differenza degli altri programmi esterni di supporto all’innovazione, il BSBF è un’iniziativa promossa autonomamente dalla comunità scientifica per facilitare l’incontro tra ricerca e industria internazionale – spiega Paolo Acunzo dell’ENEA, Direttore delle attività del BSBF Trieste 2024 -. Il fatto che per la prima volta questo importante Forum si svolgerà in Italia è un chiaro riconoscimento del ruolo di protagonista assunto dal nostro sistema Paese nella costruzione di un mercato europeo della Big Science. Fino al 2025 Trieste sarà al centro dell’attenzione del variegato mondo della Big Science e già dal prossimo 26 settembre – conclude Acunzo – si incontreranno a Trieste i rappresentanti tutte le grandi infrastrutture internazionali per concordare le prossime attività da sviluppare congiuntamente in preparazione del BSBF Trieste 2024”. La candidatura di Trieste, oltre che dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – su input dell’Assessore regionale alla ricerca Alessia Rosolen – e dal Governo italiano, è stata sostenuta dall’Iniziativa Centro Europea, il primo Forum internazionale per Cooperazione Regionale che ha sede a Trieste. Co-organizzatori del Forum sono una serie di Centri di ricerca internazionali: CERN, ESA, ESO, ESRF, ESS, European XFEL, FAIR, ILL, F4E, SKAO. Il Comitato organizzatore locale è composto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Area Science Park, Promo Turismo FVG, Università di Trieste, Camera di Commercio Venezia Giulia. Ulteriori partner sono gli Industrial Liaison Office: ILO (Denmark), ILO (Spain) e ILO Network Italia, la rete composta dai rappresentanti di CNR, ENEA, INAF e INFN. BSBF si propone come il primo “sportello unico” per aziende europee e altre organizzazioni interessate a interagire con le grandi organizzazioni scientifiche europee, con l’obiettivo di creare in Europa un mercato comune della grande scienza più forte, più trasparente ed efficiente, senza barriere di ingresso ai fornitori industriali che vogliano stringere rapporti con le grandi installazioni di ricerca. La prima edizione del BSBF, ospitata dall’Agenzia danese per la scienza e l’istruzione superiore a Copenaghen, in Danimarca, è stata un grande successo e risultati simili sono stati raggiunti anche dalla seconda edizione BSBF che si è tenuta a Granada, in Spagna: più di 1.000 delegati provenienti, oltre 500 aziende e organizzazioni da 30 Paesi. L’area espositiva ha visto la presenza di più di 200 aziende e organizzazioni e durante l’evento si sono svolti oltre 790 incontri B2B e B2C. BSBF ha offerto approfondimenti sulle opportunità di appalti e commesse per le aziende del valore di quasi 10 miliardi di euro complessivi all’anno.
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26.09.2023
A Portorose inaugurata la North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV)
Il tanto atteso avvio della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV) è finalmente arrivato. La prima iniziativa transnazionale di questo tipo nell’ambito del programma Horizon Europe, sostenuto dalla Clean Hydrogen Partnership, è stata lanciata a Portorose, in Slovenia. Più di 100 delegati in rappresentanza di 37 partner di progetto provenienti da tre Paesi, Croazia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Italia) e Slovenia, si sono riuniti per il kick-off meeting del progetto. La NAHV è partita l’1 settembre e avrà una durata di 72 mesi. Comprende 17 progetti pilota da sviluppare in diverse località in tutti e tre i Paesi partner. Il partenariato, che ha ottenuto un contributo di 25 milioni di euro da Clean Hydrogen Partnership, ed è guidato da HSE, il più grande produttore e distributore di energia elettrica della Slovenia e produttore di energia elettrica da fonti rinnovabili, comprende 37 organizzazioni: aziende, università, istituti e altri enti pubblici dei tre paesi partecipanti, tra i quali Area Science Park. L’ideazione del progetto copre l’intera catena del valore dell’uso dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione, attraverso lo stoccaggio e la distribuzione, fino al suo utilizzo finale in vari settori, in particolare l’industria e i trasporti terrestri e marittimi, accelerando la transizione verso le energie rinnovabili su tre pilastri target: industrie hard-to-abate e i settori dell’energia e dei trasporti. Questi sono i motivi principali per cui NAHV ha ricevuto il Sigillo di Eccellenza, che viene assegnato nell’ambito di Horizon Europe a progetti che hanno ottenuto valutazioni elevate. L’obiettivo principale dell’iniziativa è creare un mercato per l’idrogeno verde sia dal lato della domanda che dell’offerta, rendendolo una fonte energetica competitiva per il futuro. I principali attori del settore di tutti e tre i Paesi svilupperanno progetti pilota per produrre fino a 5.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile all’anno da fonti energetiche rinnovabili, destinati allo stoccaggio, alla distribuzione e all’uso dell’energia. Si prevede che circa il 20% dell’idrogeno rinnovabile prodotto verrà scambiato tra i paesi partecipanti, creando così un mercato regionale primario per l’idrogeno. Introducendo tecnologie avanzate per l’idrogeno e sviluppando competenze e infrastrutture, il partenariato persegue anche altri obiettivi chiave del Green Deal europeo. In particolare, i progetti NAHV puntano alla decarbonizzazione di importanti settori industriali come la produzione di acciaio, cemento e vetro e forniscono soluzioni sostenibili di trasporto terrestre e marittimo legate alla riduzione dell’impronta di carbonio. Si prevede che l’implementazione delle attività di innovazione previste libererà ulteriori investimenti in tecnologie legate all’idrogeno rinnovabile per un importo di oltre 300 milioni di euro, destinati ad aumentare la capacità di produzione, stoccaggio, trasmissione e utilizzo dell’idrogeno. Si prevede l’erogazione di ulteriori investimenti, sia durante l’attuazione del progetto che successivamente, sia da fonti private che pubbliche sotto forma di investimenti follow-up nei progetti pilota avviati con successo in 17 siti nei tre Paesi partecipanti, ma anche attraverso nuove iniziative che contribuiranno all’evoluzione di un ecosistema sociale ed economico basato sull’idrogeno rinnovabile. Lo sviluppo previsto crea la necessità di nuove competenze e capacità, che rendono le università e gli enti di ricerca partner dell’iniziativa protagonisti importanti nella progettazione e diffusione di nuovi programmi formativi, poiché la NAHV è destinata a diventare un veicolo per la creazione di posti di lavoro.
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25.09.2023
Connettersi al mondo del lavoro con i corsi di ITS Academy Alessandro Volta di Trieste
Saper sviluppare e gestire reti di telecomunicazioni e dispositivi IoT per la salute, apparecchiature biomediche, software per le cartelle cliniche e altri sistemi informatici ospedalieri. C’è tempo fino al 15 ottobre 2023 per l’iscrizione ai corsi post diploma organizzati dalla Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita Alessandro Volta di Trieste, un Istituto Tecnologico Superiore, una scuola post diploma che offre percorsi altamente professionalizzanti, di durata biennale, che formano tecnici superiori specializzati nei settori biomedicale, dell’informatica medica e delle telecomunicazioni in ambito sanitario. Tre i corsi offerti dall’ITS Academy Alessandro Volta di Trieste: Tecnico Superiore di Data Network Esperto in progettazione, implementazione e gestione di moderne infrastrutture IT, servizi Cloud, soluzioni innovative di Internet of Things (IoT) in ambito sanitario, garantendo la tutela dei dati e della privacy. Corso compatibile con la formula “studio-lavoro” dell’Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca (viene stipulato un contratto a tempo indeterminato frutto della collaborazione tra ITS e aziende che definiscono in sinergia il Piano Formativo Individuale). Tecnico Superiore di Apparecchiature biomediche Con competenze elettroniche ed elettromeccaniche, provvede al collaudo, alla manutenzione e alle verifiche di sicurezza elettrica delle strumentazioni biomedicali, di diagnostica per immagini e di laboratorio analisi. Tecnico Superiore di Informatica medica Figura professionale strategica per la corretta gestione dei sistemi informatici ospedalieri (cartelle cliniche, PACS, RIS, LIS, ecc.) e l’amministrazione delle infrastrutture di rete in aziende pubbliche e private del settore Nuove Tecnologie della Vita.   I corsi prevedono attività in aula, in laboratorio e visite in aziende del territorio. I laboratori di ITS Academy Alessandro Volta di Trieste si trovano nel Campus di Basovizza di Area Science Park: sono laboratori interattivi (living lab) che riproducono fedelmente l’ambiente ospedaliero, con tecnologie e apparecchiature biomediche per le esercitazioni pratiche. Per accedere ai corsi di ITS Academy Alessandro Volta bisogna avere il diploma di scuola secondaria superiore o IFTS e superare la selezione di ingresso, previa preiscrizione sul sito www.itsvolta.it. I corsi durano 2 anni (2.000 ore, di cui fino a 800 di stage in azienda) e la frequenza è obbligatoria per l’80% della durata del corso. A conclusione del percorso formativo, viene rilasciato il diploma di Specializzazione per le Tecnologie Applicate – V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). Titolo valido per l’accesso ai concorsi pubblici e riconosciuto in tutta Europa. Per saperne di più su iscrizioni e selezioni, vai al sito della Fondazione ITS Alessandro Volta di Trieste
Dai nostri campus
20.09.2023
Area Science Park al Simposio GeoAdriatico 2023 per parlare di futuro e sostenibilità
Come saranno le città del futuro? Saranno costruite e/o adattate a esigenze legate alla sostenibilità? E come riusciremo ad affrontare la sfida della transizione ecologica e della neutralità carbonica?  Sono queste alcune delle domande a cui ha cercato di rispondere l’incontro “Vivere il futuro: una sfida per i territori” organizzato nell’ambito del simposio GeoAdriatico e in collaborazione con il progetto LIFE IN-PLAN, co-finanziato dall’Unione Europea. Tecnici, imprenditori ed educatori si sono incontrati in Area Science Park, lo scorso giugno, per confrontarsi sul modo in cui affrontare le sfide epocali che attendono l’Europa e non solo, affinché le città possano vivere il futuro in un’ottica di sostenibilità e di resilienza. I relatori Khalid El-Metaal (Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico), Anna Lindorfer (Urban Innovation Vienna), Daniela Luise (Coordinamento Agende 21 Locali Italiane), Francesco Mazza (MOOG inc), Sergio Nardini (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale), Susana Ruiz Fernandez (Comune di Bilbao), Fabrizia Salvi (Area Science Park), Roberto Siagri (imprenditore del settore DeepTech) e Simona Tršinar (REGEA – Agenzia regionale per l’energia e il clima della Croazia nord-occidentale) hanno avanzato interessanti proposte inquadrandole da diverse prospettive (dall’edilizia all’educazione, dalla pianificazione territoriale alla rigenerazione urbana), convergendo su alcuni temi trasversali quali l’importanza della digitalizzazione, la centralità del coinvolgimento dei cittadini e il ruolo delle città per il rilancio del territorio in un contesto di sostenibilità. Come saranno le città del futuro? In cosa saranno diverse da quelle che conosciamo oggi? Dalle sfide ambientali a quelle educative, da quelle tecnologiche a quelle costruttive a quelle sociali legate al rapporto con gli abitanti e gli stakeholder, sono molteplici gli ambiti da considerare per pianificare i migliori scenari futuri per lo sviluppo del territorio. I contenuti dell’evento e gli spunti emersi durante la discussione sono stati raccolti nel report “Vivere il futuro: una sfida per i territori – Simposio GeoAdriatico 2023”, dove è disponibile una sintesi con esempi provenienti da diverse città europee, da Vienna a Zagabria, da Padova a Bilbao, senza dimenticare il ruolo delle grandi infrastrutture logistiche per lo sviluppo del territorio, come nel caso del porto di Trieste. Il workshop ha individuato due volani per il futuro: la trasformazione digitale e la circolarità e la sostenibilità. La digitalizzazione, insieme all’IA e alla robotica, possono giocare un ruolo cruciale nel plasmare il futuro delle nostre città e dei nostri territori. Nell’abbracciare questa trasformazione digitale, è essenziale ripensare tutto in un’ottica dal basso verso l’alto. Il futuro delle città e dei territori può essere diverso da quello immaginato, e questo grazie alla trasformazione digitale dei territori in “smart land” e non solo delle città in “smart city”. La città del futuro, inoltre, dovrebbe essere un centro urbano sostenibile, inclusivo, sicuro e duraturo. Attraverso una pianificazione strategica e sostenibile integrata, le città possono intraprendere azioni efficaci per combattere i cambiamenti climatici e mitigarne gli impatti, attuando misure in diversi ambiti, come sistemi di trasporto sostenibili, incentivi per edifici e infrastrutture efficienti sotto il profilo energetico, sostegno a uno sviluppo urbano compatto, promozione di spazi verdi e adattamento ai cambiamenti climatici. Infine, la vita urbana contemporanea dovrebbe accogliere la diversità come nucleo di un centro urbano vivace. L’istruzione è la chiave con cui le comunità urbane sostenibili del futuro possono formare i cittadini di domani e creare nuove sensibilità, poiché richiedono che i cittadini si impegnino per far sentire la loro voce e comprendere il contesto che li circonda. Al seguente link è possibile scarica il report completo: Vivere il futuro: una sfida per i territori.
Servizi per l'Innovazione
18.09.2023
Area Science Park a Trieste Next 2023
Area Science Park partecipa alla XII edizione di Trieste Next, in qualità di partner, allestendo un grande laboratorio/spazio espositivo in Piazza Unità e organizzando due eventi, uno dedicato ai materiali del futuro e un altro dedicato alle ricadute economico-sociali delle infrastrutture di ricerca sui territori.   LABORATORIO IN PIAZZA UNITÀ – UNO SGUARDO AL FUTURO Quali sono le sfide del futuro per la scienza e l’innovazione? A cosa stanno lavorando scienziati/e per un mondo sempre più sostenibile? A queste e altre domande rispondono ricercatori e ricercatrici attraverso percorsi ludo didattici, dialoghi ed esperimenti in diversi ambiti: dalle scienze della vita alla fisica, dalle biotecnologie ai materiali innovativi. Lo spazio espositivo è realizzato a cura di Area Science Park, Elettra Sincrotrone Trieste, Istituto Officina dei Materiali CNR-IOM, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), Fondazione Italiana Fegato – FIF, in collaborazione con Idrostudi e Alifax. Sarà inoltre allestita anche un’area Agorà in cui ricercatori e scienziati racconteranno le loro ricerche e dialogheranno con il pubblico. Evento NON SOLO RICERCA. IL VALORE DELLE INFRASTRUTTURE SCIENTIFICHE PER L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ Venerdì 22 settembre ore 18.00-19.15 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sala Predonzani, Via dell’Orologio 1, Trieste, TS Lingua: italiano (senza traduzione) Intervengono Paolo Acunzo, direttore attività BSBF Trieste 2024–Big Science Business Forum Monique Bossi, infrastructure manager Einstein Telescope Infrastructure Consortium Massimo Florio, docente di Scienza delle finanze Università di Milano Caterina Petrillo, presidente Area Science Park Modera Diana Cavalcoli, giornalista Corriere della Sera Studi di economisti hanno dimostrato che per ogni euro investito in appalti e gare per acquisto di servizi e tecnologie avanzate ne rientrano tre. Ma in che modo è possibile calcolare questo impatto? In base a quali indicatori? E come il mondo produttivo locale può beneficiarne? Sono le domande alla base dell’incontro, un confronto tra economisti esperti del tema e rappresentanti di territori che ospitano infrastrutture di ricerca di livello internazionale. Nell’occasione sarà presentato il BSBF-Big Science Business Forum, manifestazione internazionale che si terrà a Trieste a ottobre 2024 PRENOTA IL TUO POSTO Iniziativa promossa in collaborazione con SiS FVG Evento AMAZING MATERIALS Sabato 23 settembre ore 16.30 – 17.45 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sala delle Colonne, Riva Nazario Sauro, Trieste, TS Language: English (without translation) Intervengono Riccardo Bertacco, docente di Fisica Politecnico di Milano Eugenio Del Re, docente di Fisica sperimentale Università di Roma La Sapienza Francesca Toma, direttrice Istituto di Materiali Funzionali per la Sostenibilità Helmholtz Zentrum Hereon Modera Regina Ciancio, responsabile LAME-Laboratorio di Microscopia Elettronica Area Science Park  I materiali presenti in natura, come ad esempio le terre rare, non sono sufficienti per rispondere alle crescenti richieste provenienti da un mondo iperconnesso, digitalizzato e sempre più tecnologico. Ma quali sono le caratteristiche che devono avere i materiali del futuro? E soprattutto quali sono i candidati da tenere sotto “osservazione”? Dai trasporti agli imballaggi, dall’elettronica al biomedicale, scopriamo assieme cosa potrebbe riservarci il futuro. PRENOTA IL TUO POSTO  
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