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News

13.09.2023
“Un mondo nuovo”: presentata la XII edizione di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica
300 tra scienziati, umanisti e grandi personalità provenienti dall’Italia e dal mondo, un centinaio di eventi, un nuovo premio letterario, “Science Book of the Year”, dedicato ai maestri della divulgazione scientifica, 45 spazi espositivi in Piazza Unità, 65 attività per le scuole. Sono questi alcuni dei numeri della XII edizione di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica in programma nel capoluogo giuliano dal 22 al 24 settembre 2023. Il tema dell’edizione è “Un mondo nuovo. Scienza, cultura, innovazione per un futuro sostenibile”, che fa il verso al più celebre romanzo fantascientifico di Aldous Huxley. Come ogni edizione il festival presenta un ricco programma sempre più internazionale con ospiti di grande rilievo, tra cui Andrea Rinaldo, vincitore dell’International Stockholm Water Prize 2023, definito il “Nobel dell’Acqua”, il parastronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) John McFall, Henry Sanderson e Paul Ekins, tra i maggiori esperti mondiali di geopolitica delle risorse, Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e chief strategy officer di The Nature Conservancy, la più grande organizzazione ambientale al mondo, Ersilia Vaudo, astrofisica e chief diversity officer dell’ESA, Sandra Savaglio, celebre astrofisica dell’Università della Calabria, cui la rivista Time aveva dedicato una copertina, Chiara Valerio, nota scrittrice e saggista, e Bruce Bassett, cosmologo dell’African Institute for Matematical Science di Cape Town e autore del celebre saggio La relatività a fumetti. Il festival, in questa sua edizione 2023, tenterà di tracciare, attraverso un caleidoscopio di voci di grande autorevolezza, un profilo di questo nuovo mondo, provando come sempre a immaginare il futuro che ci attende. Esplorerà temi come i cambiamenti climatici e l’emergenza acqua, la transizione energetica e i costi della sostenibilità, l’intelligenza artificiale e i benefici e i rischi che comporta per l’essere umano, la robotica e la transizione digitale, le biotecnologie e le sfide del 21° secolo, i nuovi materiali e i nuovi farmaci, lo spazio e ciò che ancora dobbiamo comprendere dell’Universo. Si avvarrà di contributi provenienti dal mondo della scienza, ma anche da quello della cultura, nella consapevolezza che se lo strumento principe per costruire un nuovo mondo è il progresso scientifico, questo non può essere disgiunto dal pensiero critico, in un’alleanza tra scienziati e umanisti fondamentale per innalzare le fondamenta del futuro che abiteremo. “Trieste Next è per il nostro ente e, più in generale, per tutto il sistema della ricerca e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia un appuntamento ormai consolidato. Ogni edizione è per gli organizzatori e i promotori una nuova sfida nella proposta di temi e attività che coinvolgano un pubblico sempre più attento ed esigente” ha commentato Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, “Il nostro contributo per l’edizione 2023, dedicata a immaginare un nuovo mondo in un futuro sostenibile, si concentra sull’analisi dell’impatto socio-economico che le infrastrutture per la ricerca hanno sui territori. Vogliamo, inoltre, offrire uno spaccato sui materiali del futuro, da quelli quantistici a quelli per gli impieghi energetici, che meglio possono disegnare la transizione verde delle città e dei sistemi produttivi”.   Trieste Next 2023 è un evento che rientra nell’ambito del protocollo Trieste Città della Conoscenza. I promotori di Trieste Next sono il Comune di Trieste, l’Università di Trieste, ItalyPost, Area Science Park, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale – OGS, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA. Co-promotore della manifestazione, realizzata in collaborazione con la Commissione Europea – Rappresentanza di Milano, è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Tutti gli incontri sono gratuiti, è necessaria l’iscrizione al seguente link: TRIESTE NEXT 2023.  
biotech Comunicati Stampa intelligenza artificiale Istituzionale materiali
12.09.2023
IMPRESS – Lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del progetto europeo dedicato alla microscopia elettronica a trasmissione
Sono stati oltre 80 i partecipanti all’evento dedicato al lancio dell’Open Market Consultation (OMC) del Pre-commercial Procurement (appalto pre commerciale) del progetto europeo IMPRESS. L’evento, tenutosi presso il Lindner Hotel in Duesselfdorf e aperto alla partecipazione online è stato un’importante occasione per condividere con le aziende operanti nel settore della microscopia elettronica (TEM) i dettagli relativi alle procedure di partecipazione al PCP, tipologia innovativa di appalto pubblico orientata alla progettazione, produzione e sperimentazione di prototipi di prodotto/servizio non ancora presenti sul mercato. Grazie al PCP,  le aziende che supereranno con successo la procedura di selezione, diventeranno parte integrante di IMPRESS e potranno contribuire allo sviluppo di nuovi prototipi interoperabili per la microscopia TEM, in un lavoro sinergico tra scienziati, aziende ed esperti del settore. Durante l’incontro Regina Ciancio, microscopista di Area Science Park e coordinatrice del progetto, ha presentato IMPRESS e l’ambizioso obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione. _____________ Il progetto IMPRESS è un progetto Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM che riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi d’Europa. Per saperne di più sul progetto è possibile visitare il sito web dedicato: https://e-impress.eu/ Per domande, commenti o suggerimenti inerenti ai requisiti tecnici per la partecipazione al PCP di IMPRESS è possibile compilare il questionario della consultazione pubblica di mercato sul sito del progetto nella sezione dedicata al PCP: https://e-impress.eu/pcp/
Infrastrutture di ricerca
05.09.2023
Squadra ICGEB contribuisce a dimostrare l’efficacia della terapia genica in una malattia metabolica del fegato
Nel New England Journal of Medicine sono stati pubblicati i risultati di uno studio clinico europeo di terapia genica che ha coinvolto medici della Francia, l’Italia e i Paesi Bassi. Il gruppo di Genetica Molecolare dei topi dell’ICGEB, uno dei fondatori del progetto, ha posto le basi per la traslazione clinica dello studio. Il capogruppo del Laboratorio ICGEB di Genetica Molecolare dei topi, Dott. Andrés F. Muro e la ricercatrice associata, Dott.ssa Giulia Bortolussi, hanno preso parte al progetto di ricerca europeo CureCN, che mira a sviluppare una terapia genica curativa per la rarissima sindrome di Crigler-Najjar (CN), una malattia epatica potenzialmente letale che colpisce un individuo su un milione alla nascita. Il progetto, iniziato nel 2013, è guidato da Généthon, Francia e sponsorizzato dal programma H2020 della Commissione europea. Il consorzio comprende 11 partner provenienti da sei Paesi europei e ha visto la collaborazione esterna dell’ICGEB, che è stato fondamentale per la generazione di dati preclinici tramite l’utilizzo del modello murino Ugt1a KO, ponendo così le basi per la successiva traduzione clinica della sperimentazione. I risultati della sperimentazione clinica sono stati pubblicati il 17 agosto in un manoscritto congiunto sul New England Journal of Medicine, di cui sono coautori i Dott.ri Bortolussi e Muro. Si tratta della prima dimostrazione clinica dell’efficacia della terapia genica in una malattia metabolica del fegato, che dimostra la sicurezza e la tolleranza del trattamento, nonché la sua efficacia alla dose più elevata. Lo studio ha dimostrato il ripristino dell’espressione a lungo termine dell’enzima mancante con una forte riduzione dei livelli di bilirubina plasmatica nei tre pazienti adulti trattati con la dose più alta. L’attuale fase dello studio, avviata nel gennaio 2023, mira a confermare l’effetto osservato in un numero maggiore di pazienti, compresi i bambini di età pari o superiore a 10 anni, età in cui il fegato matura. Se i risultati dovessero essere conclusivi, si potrebbe presentare una richiesta di licenza per il medicinale alle autorità francesi ed europee. Il Dott. Muro afferma che: “Siamo molto orgogliosi del nostro contributo alla sperimentazione. I risultati ottenuti nei pazienti rappresentano un fondamentale passo in avanti verso l’applicazione della terapia genica non solo per i pazienti Crigler-Najjar, ma anche per altre malattie genetiche del fegato. Si tratta del primo caso di correzione a lungo termine di una malattia causata da una proteina epatica non secreta”. La sindrome ereditaria di Crigler-Najjar si verifica subito dopo la nascita. È causata dalla carenza di un enzima specifico del fegato (uridina difosfato glucuronosiltransferasi 1A1) che porta all’accumulo di bilirubina non coniugata tossica in tutti i tessuti del corpo. Se non trattata, la CN provoca danni neurologici irreversibili nel cervello e porta alla morte. Al momento, l’unico trattamento è la fototerapia fino a 12 ore al giorno – che perde efficacia man mano che i pazienti crescono – e prima o poi un trapianto di fegato, che comporta rischi elevati e possibili complicanze.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
11.08.2023
ICGEB, CNR e Area Science Park insieme per la ricerca sul virus SARS-CoV-2
Il progetto di ricerca ‘Impact of SARS-CoV-2 variants on genome integrity and their involvement in inflammation and neuropathogenesis’ (Impatto delle varianti di SARS-CoV-2 sull’integrità genomica e loro coinvolgimenti nell’infiammazione e nella neuropatogenesi) che vede come capofila il laboratorio di Virologia dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) in collaborazione con l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR, l’IFOM e Istituto Ricerca e Innovazione Tecnologica dell’Area Science Park di Trieste è risultato tra i vincitori del bando per il sostegno a progetti di ricerca nell’ambito della “Rete Italiana per la sorveglianza virologica, il monitoraggio immunologico, la formazione e la ricerca in Preparazione alla gestione delle Emergenze Infettive – R.I.Pr.E.I.” finanziato dal Ministero della Saluta attraverso l’Istituto Superiore di Sanità. Il bando è concepito per conoscere meglio SARS-CoV-2, a partire dalla caratterizzazione delle sue varianti e dei meccanismi di diffusione e patogenicità, fino all’individuazione di strategie innovative per la diagnosi, la prevenzione e la cura. “Prendendo lo spunto da un lavoro condotto in precedenza dove abbiamo scoperto come il virus sia in grado di danneggiare il DNA cellulare attivando meccanismi pro-infiammatori e senescenza cellulare” dichiara Alessandro Marcello, “abbiamo proposto di studiare l’impatto delle varianti più recenti del virus soprattutto nel contesto della neuroinfiammazione.” Da questa ricerca potranno emergere nuove conoscenze sulle conseguenze a lungo termine dell’infezione, propedeutiche alla sperimentazione di nuove terapie efficaci. La sinergia con il CNR/IFOM, per lo studio dei meccanismi del danno al DNA e del riparo, e con l’Area Science Park per lo studio delle varianti combinando virologia molecolare, intelligenza artificiale e genomica, sarà determinante per il successo del progetto.
Comunicati Stampa Dai nostri campus neuroinfiammazione SARS-CoV-2
07.08.2023
North Adriatic Hydrogen Valley: siglato il contratto di cofinanziamento del progetto
HSE, capofila del progetto NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley, ha recentemente siglato a nome di tutto il consorzio, comprendente Area Science Park, Regione Friuli Venezia Giulia e Università di Trieste e alcune aziende regionali, un contratto dell’importo di 25 milioni di euro con il Clean Hydrogen Partnership Joint Undertaking per il cofinanziamento del progetto. Questo atto rappresenta il via libera ufficiale per l’attuazione di questo progetto europeo transnazionale nell’ambito del programma Horizon Europe. NAHV, che mira a creare la prima e più grande valle dell’idrogeno transnazionale in Europa, inizierà l’1 settembre 2023, durerà 72 mesi e comprenderà 17 progetti pilota nei territori coinvolti. Il concept del progetto NAHV è stato ideato da Area Science Park, che agirà per supportare lo sviluppo di “sandbox normative” e modelli di business per lo sviluppo dell’ecosistema dell’idrogeno nella Regione Nord Adriatico. La partnership comprende un totale di 37 organizzazioni (34 partner e 3 associati): aziende, università, istituti e altre istituzioni pubbliche di tre territori: Slovenia, Croazia e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto racchiude l’intera catena dell’uso dell’idrogeno rinnovabile, dalla sua produzione, stoccaggio e distribuzione fino al suo utilizzo in vari settori, principalmente industria e trasporti terrestri e marittimi. Il progetto è considerato dalla Commissione Europea una Flagship Initiative. Gli stakeholder industriali dei tre Paesi svilupperanno progetti pilota per la produzione di più di 5.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile all’anno da fonti energetiche rinnovabili e per il suo stoccaggio, distribuzione e utilizzo. Uno degli obiettivi più importanti del progetto è creare un mercato dell’idrogeno rinnovabile, sia in termini di domanda che di offerta, che lo renda nel futuro un prodotto energetico competitivo. Introducendo tecnologie avanzate per l’utilizzo dell’idrogeno e sviluppando know-how e infrastrutture, il progetto persegue anche altri obiettivi chiave del Green Deal europeo. In particolare, NAHV punta alla decarbonizzazione dei principali settori industriali, come la produzione di acciaio e cemento, e include soluzioni di trasporto sostenibili per ridurre l’impronta ecologica. In questo modo, il progetto NAHV metterà le basi per creare un ecosistema completo per la transizione all’uso dell’idrogeno rinnovabile, che include attività di produzione e di servizio per soddisfare le esigenze delle famiglie e dei cittadini, creando così i posti di lavoro del futuro pianificando le conoscenze e competenze richieste. Il progetto NAHV rappresenta un’opportunità unica per attivare la capacità regionale e italiana nel settore dell’idrogeno ed è un tassello della strategia a lungo termine per posizionare la Regione Friuli Venezia Giulia all’avanguardia nell’economia dell’idrogeno a livello nazionale ed europeo.
hydrogen valley idrogeno Servizi per l'Innovazione
31.07.2023
Area Science Park al Microscopy & MicroAnalysis (M&M) 2023 di Minneapolis
Dal 23 al 27 luglio a Minneapolis (Usa) si è svolta l’edizione 2023 del Microscopy & MicroAnalysis (M&M), l’appuntamento annuale della Microscopy Society of America e della Microanalysis Society che riunisce scienziati, tecnologi e ricercatori con l’obiettivo di condividere conoscenza, creare network e fare il punto  sulle novità scientifiche e tecnologiche del mondo della microscopia. Anche Area Science Park ha preso parte – per la prima volta – al congresso internazionale con la responsabile del Laboratorio di Microscopia Elettronica (Lame), Regina Ciancio. La ricercatrice ha moderato il simposio dal titolo “Machine Intelligence in Action: Delivering Resilient, Sustainable, and Reconfigurable Microscope Ecosystems” in cui si è discusso delle nuove frontiere della microscopia per la scoperta e la progettazione di sistemi di materiali, chimici e biologici. Nel corso del congresso, si è inoltre tenuta una sessione speciale dedicata al progetto IMPRESS di cui Regina Ciancio è coordinatore. Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CNR-IOM, il progetto mira a rivoluzionare il campo della microscopia elettronica a trasmissione proponendo il co-sviluppo di nuovi prototipi interoperabili grazie all’interazione di scienziati, aziende ed esperti del settore. IMPRESS riunisce 19 partner provenienti da 11 paesi europei con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma interoperabile basata su componenti modulari e standardizzati, progettati in maniera da essere flessibili e adattabili sia a diversi microscopi che ad altra tipologia di strumentazione. La piattaforma consentirà di effettuare un’ampia gamma di esperimenti multimodali e correlativi utilizzando opzioni metodologiche attualmente non accessibili con microscopi elettronici disponibili in commercio in modo da rispondere  alle esigenze di una vasta categoria di utenza. Per realizzare tale obiettivo,  IMPRESS si avvarrà di uno strumento innovativo, una procedura di Appalto Pre-Commerciale (PCP) attraverso la quale compagnie con diverse competenze potranno competere per contribuire, assieme agli scienziati, alla progettazione e realizzazione dei prototipi per le diverse applicazioni innovative. L’IMPRESS Supplier è stata l’occasione per annunciare la Open Market Consultation del PCP lo strumento attivo attraverso il quale le aziende potranno diventare parte integrante del progetto. L’evento ha visto la partecipazione di circa 80 persone e ha consentito di illustrare i vari aspetti del progetto europeo, del processo PCP e di rispondere alle numerose domande del pubblico rappresentato da scienziati internazionali e dalle aziende più importanti nel settore della microscopia elettronica. Prossimo appuntamento con IMPRESS e il PCP l’1° settembre 2023 a Düsseldorf. Tutte le info: QUI.
appalto pre-commerciale Infrastrutture di ricerca materiali innovativi
26.07.2023
Al via la quarta edizione di Startup Marathon
Selezionare e valorizzare le aziende innovative più interessanti del panorama nazionale, ma anche rappresentare un’occasione di sensibilizzazione sul tema della generazione e sviluppo d’impresa. È la missione di Startup Marathon, il contest rivolto a startup, pmi innovative e spin-off universitari promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, che ha aperto le selezioni per la sua quarta edizione. Il bando, disponibile su startupmarathon.it e aperto fino al 24 settembre, è riservato a incubatori e acceleratori d’impresa, che possono candidare fino a due tra startup, spin-off e pmi innovative. Le realtà selezionate presenteranno il loro pitch di fronte a una platea di investitori e imprenditori nello Startup Marathon Digital Day, in programma il 27 ottobre nell’ambito di DIGITALmeet. Verranno quindi nominate le 10 finaliste che si sfideranno il 14 novembre nella sede di UniCredit a Verona, in quello che sarà il primo evento in presenza nella storia di Startup Marathon. In palio l’ingresso nel programma di accelerazione UniCredit Start Lab e la partecipazione alla missione nazionale al CES di Las Vegas. Le realtà vincitrici saranno infatti accompagnate in un percorso orientato alla ricerca di grant e di finanziamenti, oltre che allo sviluppo di prodotti e servizi in grado di generare fatturato ed occupazione. Più nello specifico, l’azienda vincitrice parteciperà all’edizione 2024 del programma di accelerazione UniCredit Start Lab e sarà preselezionata per prendere parte al programma di internazionalizzazione Primo Innovare. La seconda e la terza classificata saranno inserite tra le preselezionate per prendere parte alla missione nazionale al CES di Las Vegas, la più importante fiera al mondo dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie. A valutare i progetti sarà una giuria di esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dell’innovazione e della stampa specializzata, presieduta da Mariarosa Trolese, board member dell’Italian Business Angel Network. È previsto anche un premio speciale per una startup, pmi innovativa o spin-off la cui composizione sociale sia a maggioranza femminile. Questa azienda sarà inserita tra le preselezionate per prendere parte al programma di internazionalizzazione Prospera Women. «Sono trascorsi undici anni dall’entrata in vigore della legge Passera, che ha riconosciuto le startup innovative nell’ordinamento italiano», ricorda Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. «In questi anni molto è stato fatto per sostenere l’innovazione nel nostro Paese, ma è uno sforzo che deve continuare per colmare il gap nei confronti delle altre economie più avanzate, che resta ancora notevole. Iniziative come Startup Marathon vanno esattamente in questa direzione, permettendo agli ecosistemi innovativi nazionali di fare rete e mettere a sistema le eccellenze diffuse sui territori».
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
20.07.2023
S+T+ARTS in the City: al via il bando per la nuova residenza artistica in Area Science Park
Possono le tre intelligenze, umana (ricerca, competenze), naturale (materiali), e artificiale, lavorare insieme per risolvere una delle più complesse sfide della trasformazione digitale e verde? È questa la challenge che Area Science Park, partner di MEET Digital Culture Center di Milano, lancia nell’ambito del più ampio progetto europeo S+T+ARTS in the City, una nuova call per selezionare un progetto artistico che sappia tradurre e interpretare il paradosso della cosiddetta twin transformation, ovvero la sempre maggiore necessità di disporre di materiali e minerali rari e critici per la realizzazione di microchip, batterie, così come di strumenti e tecnologie per l’energia rinnovabile (pannelli solari, fotovoltaici, turbine eoliche, etc.). Eppure, camminiamo e viviamo in “città miniere” (urban mining), ricche di questi materiali, il cui riciclo o estrazione, però, richiede a volte impatti ambientali importanti. Come uscire da questo circolo vizioso? Trovare nuove tecniche di estrazione o riciclo a basso impatto, oppure studiare e individuare nuovi materiali più semplici da estrarre e in quantità maggiore sono le tre vie d’uscita che si stanno tentando. Un’opportunità per riflettere sui processi simbiotici tra natura, intelligenza artificiale e intelligenza umana, come parte dell’unica grande “intelligenza” della città. Questo può dar luogo a uno scenario utopico in cui l’intelligenza umana media e integra le due intelligenze (artificiale e naturale) o a uno distopico in cui l’uomo è messo da parte dalle altre due intelligenze che si organizzano autonomamente. Il prototipo artistico dovrà emergere da una speculazione creativa intorno ai concetti di sostenibilità, circolarità e IA generativa, allineandosi al Nuovo Bauhaus europeo. La residenza è realizzata in partnership tra MEET Digital Culture Center, partner del programma europeo S+T+ARTS (Science + Technology + Arts) e Area Science Park Trieste, che in qualità di co-host, fornirà all’artista l’accesso a risorse tecnologiche, dati aperti e piattaforme tecnologiche incentrate sulle scienze dei materiali, dei dati e della vita.  L’artista, inoltre, riceverà un prezioso supporto scientifico e di orientamento dai ricercatori dell’Ente e del sistema della ricerca che coordina. La deadline per presentare il proprio progetto artistico è il 25 Agosto 2023. A questo link un approfondimento sulla challenge n.6 Per saperne di più su S+T+ARTS in the City, vai qui
Infrastrutture di ricerca
20.07.2023
Il progetto BLUEAIR si conclude presentando la sua Innovation Community
Lo scorso 11 luglio si è tenuto a Trieste l’evento finale del progetto BLUEAIR, finanziato dal Programma Interreg Adrion. Il progetto BLUEAIR ha coinvolto 11 partner e 20 associati, provenienti da tutta l’area Adriatico-Ionica, con la finalità di promuovere, nell’ambito della Blue Growth, l’adozione di un’attività di networking nazionale e transnazionale tra i rappresentanti della quadrupla elica. La conferenza “Shaping together the sustainable Blue Economy on the Adriatic-Ionian macro-region”, tenutasi in forma ibrida, ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutti i Paesi coinvolti (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia – Erzegovina, Albania, Montenegro, Grecia). Le due sessioni di confronto, introdotte rispettivamente da Salvatore La Rosa, Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione di Area Science Park, lead partner del progetto, e da Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si sono articolate in quattro panel tematici, che hanno consentito di delineare un ritratto ad oggi della Sustainable Blue Economy nell’ambito Adriatico-ionico – sia per quanto riguarda i Paesi UE che per quelli IPA – e del ruolo che BLUEAIR ha acquisito al suo interno. Più di 20 rappresentanti della quadruplice elica (Istituzioni ed enti UE, nazionali e regionali, enti universitari e di ricerca ed aziende) hanno fornito importanti insight sullo stato dell’arte delle politiche comunitarie e nazionali e dei progetti dell’Unione Europea, nonché su temi relativi allo sviluppo delle S3 e della Blue Economy, quali blue skills e strategie di innovazione, con approfondimenti specifici relativi ai temi dei carburanti alternativi, della robotica, dell’acquacultura e dei trasporti. L’evento ha rappresentato anche l’occasione per condividere tra gli stakeholder due dei principali risultati del progetto BLUEAIR. Innanzitutto la creazione di una Innovation Community: una piattaforma operativa aperta a tutti i player, pubblici e privati, che mira a migliorare e semplificare la collaborazione per l’innovazione al fine di promuovere un’economia blu sostenibile nella regione adriatico-ionica, operando a livello micro-, meso- e macro-areale e promuovendo azioni di innovazione collettiva per indirizzare e aumentare la visibilità della Blue Growth e costruire solide partnership tra settori e discipline. L’Innovation Community inoltre supporta lo sviluppo di un sistema di innovazione macroregionale, promuovendo politiche e pratiche di sostegno, rafforzando e supportando la sensibilità delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità e dello sviluppo ed impegnandosi alla cooperazione con gli ecosistemi di innovazione di altri bacini marittimi. L’importanza della Innovation Community di BLUEAIR, in termini di varietà di esperienze e sensibilità raccolte tra i suoi componenti e di capacità di futuro networking, è stata più volte sottolineata dagli esperti presenti, che ne hanno auspicato la prosecuzione e l’ampliamento, in forme da definirsi, nel prossimo futuro. Il secondo principale output del progetto di BLUEAIR è rappresentato dal Technology Foresight che ha prodotto un ampio corpo di risultanze e di insight su tecnologie e prodotti che hanno come obiettivo comune la sostenibilità e la decarbonizzazione dell’economia blue nell’area Adriatico Ionica.. La ricerca, molto apprezzata dagli esperti presenti per la sua accuratezza scientifica e il suo approccio concreto, si è focalizzata sia su aree consolidate, quali il trasporto e l’acquacoltura, sia sulle innovative “tecnologie pulite” rappresentate dallo sviluppo dei combustibili alternativi e dalla ricerca nell’ambito della robotica. Come nel caso dell’Innovation Community, i risultati del technology foresight del progetto BLUEAIR rappresentano un patrimonio da mantenere ed ampliare nella prospettiva dello sviluppo della Blue Economy nell’area Adriatico-Ionica.  CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ  
Blue Economy innovation community Servizi per l'Innovazione technology foresight
19.07.2023
Metaverso e suo utilizzo in campo imprenditoriale: se n’è parlato in un evento IP4FVG a Udine
Sebbene sia spesso associato al settore dell’intrattenimento e del gaming, il metaverso può essere impiegato per usi industriali inaspettati e ancora poco esplorati: dalle soluzioni per la collaborazione e il lavoro a distanza alla formazione, dalla prototipazione dei prodotti al il coinvolgimento dei clienti e al marketing. Riconoscere il potenziale di queste applicazioni, può portare alle imprese una maggiore produttività, una migliore esperienza dei clienti e a soluzioni innovative che abbracciano diversi settori. Con l’obiettivo di approfondire le diverse possibilità che offre la tecnologia per il settore industriale e per confrontarsi su esperienze già realizzate si è svolto a Udine l’evento “I metaversi: uno, nessuno o centomila?”, organizzato da IP4FVG e Area Science Park in collaborazione con Confindustria Udine e il Cluster DITEDI. Oltre 70 i partecipanti all’incontro che si sono confrontati su tematiche specifiche nel corso di tre diversi tavoli di lavoro: dalle piattaforme ai dispositivi e software, dalle opportunità alle barriere dell’impiego del metaverso in azienda, al tema dei contenuti condivisibili all’interno del metaverso.  Diverse le realtà coinvolte, tra le quali: AIXP, ANCE, Cluster Reply, Eurosystem, Eye-Tech, Hfyret, I AM Architetti, IKON, Isonlab, Net, Over, Simtech, TechStar, Tre.Digital, Università degli Studi di Udine, Video System, Wuerth Italia, Zeranta, 4DODO. I tavoli, moderati da Francesca Marchi, Marco Slavich e Marco Lavaroni di Area Science Park, hanno approfondito tre temi principali: “Le Tecnologie abilitanti: piattaforme, dispositivi, software”; “Casi d’uso sviluppati: obiettivi, opportunità e barriere”; “Contenuti: ambienti, oggetti, interazioni”. Durante i tavoli di lavoro sono stati illustrati le soluzioni tecniche, i casi d’uso sviluppati e le tipologie di contenuti, oggetti e interazioni possibili per realizzare le proprie attività nel metaverso, spazio virtuale condiviso in cui le persone possono interagire in tempo reale tra loro e con i contenuti digitali. “Il metaverso non è altro che il mondo in cui far vivere i nostri gemelli digitali – spiega Roberto Siagri, Presidente della Cabina di Regia di IP4FVG – se l’IoT dà vita al gemello digitale, serve poi un luogo in cui utilizzarlo. I casi d’uso e le esperienze che ci hanno presentato le aziende dimostrano che il metaverso comincia ad essere ‘tangibile’, nel senso che sempre più aziende lo utilizzano. Sono ancora poche però quelle che ne fanno un utilizzo prettamente industriale, perché se le imprese non digitalizzano con l’IoT le linee di produzione ed i prodotti è difficile utilizzare appieno le potenzialità offerte dal metaverso industriale. Siamo, quindi, ancora a metà strada. Bisogna però fare in fretta a colmare questo gap perché ci troveremo immersi nel metaverso molto prima di quanto pensiamo e scopriremo che sarà molto più ‘reale’ di quello che oggi ci si possa immaginare”. “Confindustria Udine – afferma Dino Feragotto, vicepresidente Confindustria Udine – crede nell’innovazione digitale e ha collaborato a questo evento dedicato al metaverso con il proprio Digital Innovation Hub, per essere al fianco delle imprese manifatturiere e dei servizi che dimostrano di aver compreso l’importanza della transizione digitale. Siamo stati positivamente colpiti dalla vasta platea di aziende che già operano in questo contesto, a conferma della vitalità digitale del FVG. Il dibattito sull’evoluzione digitale delle imprese è acceso; si aprono nuovi mondi da esplorare con opportunità, ma anche criticità tecniche da gestire, ad esempio la sicurezza informatica, ma anche la scarsità di competenze qualificate. Metaverso, realtà aumentata e intelligenza artificiale sono strumenti che chiamano le imprese a ridisegnare il loro business con opportunità enormi di crescita competitiva, stimoli creativi e risultati interessanti anche sul fronte della sostenibilità. Prendiamo ad esempio l’applicazione del metaverso nel manifatturiero per rappresentare la realtà fisica nel gemello digitale. Questa applicazione chiamata ‘digital twin’ sta trovando applicazione in diversi contesti quali ad esempio: la progettazione, la simulazione e il marketing”.
Comunicati Stampa metaverso Servizi per l'Innovazione
13.07.2023
PICOSATS chiude con successo un ulteriore round di investimento
PICOSATS S.r.l., società leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari con sede a Trieste, è lieta di annunciare la chiusura del suo secondo round di investimento di 2.13 milioni di euro. Il round di investimento a cui hanno partecipato LIFTT S.p.A., Progress Tech Transfer e Galaxia – Il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio di CDP Venture Capital Sgr, ha raccolto una somma significativa, che consentirà a PICOSATS di continuare a innovare e sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate nel settore spaziale. Questa nuova iniezione di capitale rappresenta un voto di fiducia nel potenziale di crescita di PICOSATS e rafforza la posizione della società come leader nel settore delle telecomunicazioni satellitari. I fondi raccolti saranno impiegati per l’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo, il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, e l’espansione delle operazioni commerciali. La società si propone di raggiungere diversi obiettivi, tra cui dimostrare la tecnologia in banda Ka sviluppata con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea attraverso una missione in orbita in collaborazione con D-Orbit S.p.A. Inoltre, sta lavorando allo sviluppo di un modem che consenta velocità di trasmissione dati elevate. PICOSATS ha dimostrato un successo costante nel fornire soluzioni innovative che stanno aprendo nuovi orizzonti nella comunicazione satellitare. I sistemi di telecomunicazioni sviluppati dalla società rivoluzioneranno l’accesso allo spazio, offrendo una maggiore flessibilità e una riduzione dei costi rispetto alle tecnologie tradizionali. Il rappresentante legale di PICOSATS, Mario Fragiacomo, ha dichiarato entusiasta: “La chiusura di questo round di investimento è un importante traguardo per PICOSATS e un riconoscimento del nostro impegno per l’innovazione nel settore spaziale. Questo nuovo capitale ci permetterà di accelerare la nostra ricerca e sviluppo e di portare sul mercato soluzioni ancora più avanzate. Siamo grati ai nostri investitori per la fiducia che hanno riposto in noi e siamo determinati a continuare a spingere i limiti della tecnologia spaziale. Ci tengo anche a ricordare il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI e di quella Europea – ESA, che hanno creduto in noi fin dall’inizio.” La chiusura di questo round di investimento conferma il ruolo di PICOSATS come leader nell’industria spaziale, e la società è entusiasta di portare avanti la sua missione di rendere lo spazio accessibile a tutti, aprendo nuove opportunità per la ricerca scientifica, e le telecomunicazioni satellitari. Guido Panizza, Head of Project Management di LIFTT, ha dichiarato: “PICOSATS presidia all’interno del nostro portfolio un segmento di business dal potenziale elevato, qual è quello delle telecomunicazioni aerospaziali. Per noi di LIFTT contribuire allo step significativo della messa in orbita del progetto rappresenta un decisivo attestato di stima e fiducia nei confronti di una tecnologia e di un team di lavoro di alto profilo quale quello di PICOSATS. Inoltre, la chiusura di questo nuovo round e la progressione di questo progetto rappresentano in modo esemplare l’importanza del Technology Transfer quale elemento essenziale nella crescita complessiva del Sistema Paese”. Francesco De Michelis di Progress Tech Transfer ha dichiarato: “Da quando abbiamo fatto il primo investimento nel 2022 PICOSATS ha continuato a crescere, sia tecnicamente che commercialmente. La qualità della soluzione tecnica proposta dalla società è testimoniata dal rilievo e dal prestigio del pool di investitori che hanno partecipato a questo round di investimento”. “Le soluzioni di PICOSATS per le comunicazioni satellitari sono in grado di portare innovazione rilevante a un mercato in fortissima espansione, riuscendo a miniaturizzare transponder e antenne per servire fino a 5 volte più clienti per orbita, riducendo nel contempo sia i costi di produzione che di gestione” commenta Claudia Pingue, Responsabile del fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr, “Abbiamo creato il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio Galaxia proprio per stimolare lo sviluppo di startup che sviluppano servizi per upstream e downstream potenzialmente game changer nel mercato. Siamo orgogliosi di contribuire alla crescita di PICOSATS.” *** Informazioni su PICOSATS PICOSATS Srl è una PMI innovativa con sede a Trieste che si occupa dello sviluppo di sistemi di telecomunicazione all’avanguardia per piccoli satelliti. Fondata nel 2014 come spin-off dell’Università degli Studi di Trieste e insediata in Area Science Park, PICOSATS sta rivoluzionando l’industria aerospaziale introducendo soluzioni avanzate e flessibili che consentono un accesso più economico allo spazio. La società collabora con aziende e istituzioni di tutto il mondo per accelerare l’innovazione e aprire nuove frontiere nello spazio. Per ulteriori informazioni, visitate il sito https://picosats.eu/. Informazioni su LIFTT LIFTT è una Holding di investimento “not only profit” che mira ad offrire una visione innovativa e dinamica del Venture Capital applicato al Transfer Technology. Presieduta dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono, LIFTT vanta ad oggi 36 società in portafoglio operanti in tutti i settori di mercato, e 186 investitori privati ed istituzionali, tra cui Azimut e le Fondazioni Compagnia di San Paolo e CRT. Per maggiori informazioni, visitate il sito​​ https://www.liftt.com/. Informazioni su Progress Tech Transfer Progress Tech Transfer è un fondo di venture capital specializzato in tecnologie sostenibili nato dalla ricerca di università ed enti pubblici di ricerca italiani, start-up, spin-off e imprenditori visionari. Per maggiori informazioni, visitate il sito​​ https://www.progressttfund.it/. Informazioni sul Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Galaxia Galaxia è il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per lo sviluppo di nuove imprese legate al settore dell’Aerospazio, nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr insieme al Partner imprenditoriale e co-investitore Obloo, realtà con un significativo track record di investimenti early stage in startup deeptech e technology transfer. I Promotori Scientifici di Galaxia sono Politecnico di Torino, Sapienza Università di Roma, Università di Padova e Politecnico di Bari. Obloo, insieme a Lazio Innova e all’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, coordina un programma di business creation, dedicato a tutte le startup derivanti dall’attività di Ricerca selezionate Galaxia per investimenti seed. Per maggiori informazioni, visitate il sito https://galaxia.vc/it/.
Comunicati Stampa Dai nostri campus picosatelliti satelliti telecomunicazioni
12.07.2023
La Trieste scientifica e Area Science Park protagonisti di “Qui Fuori”, programma in onda su Radio Rai 1
Il capoluogo giuliano protagonista della puntata del 10 luglio di “Qui Fuori”, trasmissione di Radio Rai Uno che con leggerezza e ironia racconta i territori attraverso le voci di coloro che li abitano, i progetti e le iniziative in corso. Numerosi gli ospiti della puntata dedicata a Trieste, trasmessa in diretta dal prestigioso Caffè degli Specchi, tra cui anche la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo che ha parlato del sistema Area, di ricerca scientifica e tecnologica e ha poi raccontato della nascita delle numerose istituzioni scientifiche nazionali e internazionali che tuttora caratterizzano la città. Altra voce del mondo della ricerca intervistata dalla conduttrice del programma Paola Guarnieri,  Natasa Skoko, Group Leader dell’Unità di Sviluppo Biotecnologico dell’ICGEB di Trieste. Nata e crescita a Belgrado Natasa vive nel città giuliana da circa vent’anni, dove attualmente dirige un laboratorio in cui vengono replicati i processi di produzione dei farmaci biosimilari con l’obiettivo di trasferirli ai Paesi in via di sviluppo. Al seguente link possibile riascoltare la puntata: “Qui Fuori“.  
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