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News

12.07.2023
Prosegue l’impegno di Area Science Park nella riduzione del gap tra uomini e donne
Prosegue l’impegno di Area Science Park nell’introduzione di interventi finalizzati a favorire la riduzione del gap tra uomini e donne nell’ambiente di lavoro. Dopo l’adozione, nel 2022, del primo Piano per la Parità di Genere – Gender Equality Plan (GEP) 2022-2024, Area Science Park ha elaborato un nuovo GEP per il triennio 2023-2025 sulla base delle risultanze del monitoraggio del primo anno di applicazione. Il Gender Quality Plan di Area Science Park, in linea con l’impegno della Commissione Europea di realizzare un’Unione dell’Uguaglianza, si propone di valorizzare la piena partecipazione di tutte le persone alla vita dell’Ente, favorendo la cultura del rispetto, il contrasto alle discriminazioni di genere e la promozione dell’effettiva parità di genere attraverso una serie di azioni coerenti al proprio interno. Il GEP risponde anche ai requisiti del nuovo Programma di Ricerca Horizon Europe, che richiede alle istituzioni che vogliono accedere ai fondi di dotarsi obbligatoriamente di un Piano di Parità di Genere a partire dall’anno 2022. LA VISIONE DI AREA SCIENCE PARK Già da molti anni Area Science Park è impegnato nella promozione della parità di genere e nella realizzazione di azioni di conciliazione. Diverse sono state le attività e le iniziative volte a colmare il divario di genere e a sostenere il processo di inclusione e di partecipazione attiva delle donne nella vita dell’Ente o nella redazione dei progetti internazionali dove la tematica di genere è diventata focus anche per le azioni di output e nelle metriche di indagine. Area propone anche il suo ruolo di riferimento per le iniziative che promuovono le attività delle donne nella ricerca e presentando anche il mondo della ricerca come luogo di formazione e di sviluppo professionale per le ragazze. Sono tante le iniziative realizzate sinora da Area Science Park, ma altrettante possono essere ancora implementate. Di certo, c’è la consapevolezza che sia il momento di accelerare il processo di integrazione tra le politiche dell’Ente e le iniziative di promozione delle pari opportunità e l’adozione di azioni dirette a favorire un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e privo di forme di discriminazione. IL GENDER EQUALITY PLAN DI AREA SCIENCE PARK Elaborato sulla base delle specifiche caratteristiche di Area Science Park e delle sue finalità istituzionali, del proprio assetto organizzativo e della propria cultura valoriale, il Piano è composto da schede sintetiche organizzate per obiettivi relativi alle cinque Aree Tematiche (AT) indicate dalla Commissione Europea, rende il documento facilmente aggiornabile e con obiettivi verificabili: Equilibrio vita privata/vita lavorativa e cultura dell’organizzazione – AT1 Equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali – AT2 Uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera – AT3 Violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità – AT4 Integrazione della dimensione di genere nell’attività di ricerca, innovazione e divulgazione della cultura scientifica – AT5 Per ciascuna delle Aree tematiche sono stati individuati gli obiettivi, le attività, gli strumenti per realizzarli, i referenti, i target, il cronoprogramma e gli indicatori di risultato. Le tabelle e i dati descritti nel Piano, aggiornati al 31/12/2022, fotografano la situazione di partenza dell’ente fino all’approvazione del documento e definiscono il riferimento per monitorare l’impatto ed il successo delle azioni previste. << Scarica il Piano Parità di Genere – Gender Equality Plan (GEP) 2023_2025 >> << Scarica il Monitoraggio 2022 >>
Gender Equality Plan Istituzionale
05.07.2023
Super computer, Data Center e nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per supportare la sanità
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento valido per raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, intervenendo nell’approccio diagnostico e terapeutico, nelle modalità decisionali e nella gestione del rapporto medico-paziente. Grazie, infatti, alla creazione e allo sviluppo di nuovi algoritmi si possono ridurre i tempi di diagnosi e possibile intervento terapeutico delle malattie rare, attualmente caratterizzate da un gap diagnostico di almeno 8 anni. Ed è proprio questo l’obiettivo finale di due progetti finanziati per un totale di 5 milioni di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che saranno sviluppati nei prossimi tre anni dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, Sissa e Area Science Park. I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: il supporto alla diagnosi delle malattie rare attraverso l’applicazione di tecnologie digitali avanzate e la valutazione automatica di immagini diagnostiche tramite l’AI, sfruttando la capacità di elaborare, identificare e classificare anomali o lesioni per supportare gli operatori sanitari. Saranno, quindi, sviluppati sia nuovi algoritmi a supporto della diagnosi di malattie rare partendo da immagini radiologiche e dati clinici, sia nuovi sistemi di analisi dati derivanti da diversi tipi di immagini applicabili anche allo studio di altre patologie umane. “I progetti presentati oggi sono un esempio concreto di collaborazione interdisciplinare e intersettoriale, fondamentali per creare una rete di eccellenza radicata sul territorio regionale ma con una valenza internazionale – ha commentato la Presidente di Area Caterina Petrillo a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – Grazie alle competenze maturate da Area Science Park in analisi dati, nello sviluppo di tecniche di intelligenza artificiale applicate alle scienze della vita, l’ente che presiedo potrà contribuire allo studio e alla diagnostica di malattie rare che possono costruire un modello per lo sviluppo di una piattaforma intelligente per l’analisi di altre patologie umane”. Parte del finanziamento messo a disposizione della Regione sarà utilizzato per l’acquisto di un super computer che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione ospitato presso l’Università di Udine; la nuova strumentazione sarà funzionale alla creazione di un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato. Il team di Area Science Park coinvolto nei due progetti è quello del Laboratorio di Data Engineering,  che svolge ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati.
biomedicale Infrastrutture di ricerca intelligenza artificiale
04.07.2023
ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita: aperte le preiscrizioni
L’ITS Academy per le Nuove Tecnologie della Vita A. Volta di Trieste propone percorsi biennali post diploma nei settori biomedicale, dell’ informatica medica e delle telecomunicazioni e IoT (Internet of Things).  Scopri i corsi dedicati alla formazione specializzata di: Tecnici per la gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche, per la diagnostica per immagini e le biotecnologie Tecnici per lo sviluppo e la gestione di soluzioni di informatica biomedica Data Network Specialist I percorsi ITS sono caratterizzati da: lezioni teoriche e pratiche, con attività laboratoriali stretta collaborazione con le aziende – sia per la docenza sia per lo stage periodo di 5 mesi di stage in azienda – che spesso termina con un contratto di lavoro (90% degli studenti trova occupazione entro un anno dal termine del percorso) formazione garantita da un corpo docente – al 70% composto da professionisti provenienti dalle imprese agevolazioni ARDIS (diritto allo studio) e regionali, che rendono i percorsi gratuiti per le ragazze (scopri di più qui) PREISCRIVITI ENTRO IL 31 AGOSTO! E richiedi informazioni all’indirizzo info@itsvolta.it!
biomedicale Dai nostri campus informatica medica IoT ITS
03.07.2023
Al via l’International Summer School on Artificial Intelligence AI-DLDA 2023
Numeri importanti per l’International Summer School on Artificial intelligence: from Deep Learning to Data Analytics AI-DLDA  2023, la scuola estiva a tema intelligenza artificiale organizzata dall’Università di Udine, IP4FVG e DITEDI con la collaborazione di AREA Science Park, del Digital Innovation Hub (DIH) Udine, del Competence Center SMACT, di CVPL Associazione Italiana per la ricerca in Computer Vision e del Cluster COMET . Giunta quest’anno alla sua sesta edizione, la Summer School si terrà a Palazzo Antonini a Udine dal 3 al 7 luglio. Più di settanta gli iscritti che parteciperanno in presenza, tra dottorandi, ricercatori e professionisti del settore digitale provenienti dall’Italia e dall’estero: Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi ma anche Lituania, Ucraina e Corea del Sud sono le principali sedi Universitarie di provenienza dei ricercatori. Come ogni anno, la docenza è affidata a professori di fama internazionale. Tra questi si cita Martin Danelljan, rinomato docente presso l’ETH Zurich, specializzato nel tracciamento visivo e autore di rilevanti contributi di ricerca in questo campo, Björn Ommer, professore a Monaco di Baviera, dove dirige il gruppo di Computer Vision e Learning, e Nello Cristianini italiano di origini goriziane con cattedra all’Università di Bath, UK che è stato considerato uno tra gli scienziati più influenti dell’ultimo decennio nel campo dell’Intelligenza Artificiale e autore del libro “La Scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”. Tra i docenti locali anche Giuseppe Serra, professore di UNIUD dove dirige il Laboratorio di Intelligenza artificiale, attivo nei settori del Deep learning e del Multimedia e recentemente incluso fra i 2000 più influenti studiosi al mondo in diversi campi dell’intelligenza artificiale. Il comitato scientifico della scuola è composto dai professori Gian Luca Foresti e Christian Micheloni dell’Università di Udine e dalla prof.ssa Rita Cucchiara dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le lezioni della Summer School sono strutturate in lecture mattutine, teoriche, e laboratori pomeridiani dal taglio più pratico e sperimentale. I temi trattati saranno quelli più caldi degli ultimi mesi nel campo dell’intelligenza artificiale: IA generativa, computer vision, reti neurali, large language models. Non mancheranno i momenti di incontro tra il mondo accademico e quello industriale e professionale: occasioni di networking tra studenti e professionisti, durante l’intero arco delle lezioni ma soprattutto all’interno del panel di dibattito previsto per il tardo pomeriggio di mercoledì 5 luglio, a partire dalle 17.30, ospiti nella Torre di Confindustria Udine, in cui i partecipanti avranno modo di confrontarsi con tre mentor provenienti dal mondo accademico e industriale, su questioni tecniche ed etiche relative all’Intelligenza Artificiale e alla sua applicazione nel mondo del lavoro e nelle nuove frontiere della ricerca. “Questa edizione della summer school, affermano i direttori della scuola Prof. Gian Luca Foresti e Prof. Christian Micheloni, presenta argomenti di frontiera nel campo della ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale spaziando dalle nuove tecniche generative e adversarial alle ben note tecniche discriminative, fornendo importanti contributi teorici e proponendo soluzioni avanzate in importanti contesti applicativi. Le tecniche presentate durante gli interventi degli esperti trovano applicazione in diversi settori quali la medicina, la cyber sicurezza, il manifatturiero, il terziario e l’ambito culturale. La caratteristica distintiva della scuola è l’ampia presenza di formazione laboratoriale.” “Con questa iniziativa, arrivata ormai alla sesta edizione, – afferma Francesco Contin, project manager di DITEDI – sostenuta da IP4FVG e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il coinvoglimento del Dipartimento di Scienze Matematiche Informatiche e Fisiche dell’Università di Udine vogliamo ribadire il ruolo centrale di Udine e dell’intera regione nel campo dell’Intelligenza Artificiale applicata al mondo industriale. Ogni anno ospitiamo docenti e ricercatori da più parti del mondo e manager e tecnici provenienti da aziende digitali e manifatturiere, soprattutto locali, impegnati nello sviluppo e nell’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è di creare un punto di contatto tra imprese e mondo della ricerca per favorire l’innovazione di prodotti e servizi e dei processi produttivi”.
AI IA intelligenza artificiale Servizi per l'Innovazione
28.06.2023
Lo sviluppo di una Valle Regionale dell’Innovazione del Nord-Est al centro della Conferenza del SiS FVG
E’ stato presentato nel corso la conferenza annuale di SiS FVG, organizzata da Area Science Park e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,  il progetto iNEST, ecosistema dell’innovazione del Nord-Est finanziato dal Pnrr. iNEST è una rete capillare di 24 partner che, attraverso un approccio interconnesso e integrato tra Università, enti pubblici di ricerca, poli di innovazione, enti territoriali e soggetti pubblici e privati, alimenta un ecosistema capace di fornire soluzioni tecnologiche alle grandi sfide del presente, con benefici per il mondo produttivo e la vita delle persone. Manifattura avanzata, agroalimentare intelligente, economia del mare e della montagna, strategie progettuali sostenibili, sistemi e ambienti di vita e di lavoro innovativi e intelligenti, salute e alimentazione, turismo e cultura sono gli ambiti, coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del Triveneto, identificati per potenziare la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, facilitare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi. Durante l’evento è stato affrontato il tema delle Valli Regionali dell’Innovazione. Nel marzo di quest’anno è stato lanciato l’invito a manifestare interesse per identificare le regioni europee che desiderano diventare valli regionali dell’innovazione. Le regioni interessate devono impegnarsi a migliorare la governance del loro ecosistema dell’innovazione, destinare a questo scopo come aumentare investimenti, varare riforme e avviare progetti concreti di innovazione regionale. Successivamente a maggio sono stati lanciati inviti a presentare proposte a sostegno dell’innovazione con l’obiettivo di rafforzare e interconnettere gli ecosistemi di innovazione regionale lungo le principali catene del valore dell’UE. A questo scopo sono stati destinati finanziamenti per 170 milioni di euro per il 2024 e 2025. “Il progetto iNest è di fatto il consolidamento di un ecosistema che esiste già in Friuli Venezia Giulia che si amplia nel Trivento, arricchendosi di nuove competenze. Grazie, infatti, al finanziamento PNRR ricevuto si vanno a rafforzare la rete, i laboratori e le relazioni perché i diversi partner lavorino e collaborino meglio – ha commentato la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo – Per tutte queste ragioni può essere una palestra in cui sperimentare nuove forme di collaborazione e analizzare e superare eventuali criticità e può, quindi, servire da modello per la costruzione di una valle dell’innovazione europea. La valle dell’innovazione è un’evoluzione dell’ecosistema con al centro un grande hub attorno a cui si costruisce una rete complessa di strutture specializzate e interconnesse operanti in diversi settori. Questo è modello già sviluppato con successo dalle infrastrutture di ricerca europee, che sono un grande attrattore di risorse economiche e umane. E lo sviluppo di una valle dell’innovazione non può prescindere da questo. Area Science Park intende contribuire proprio con questo”. “L’idea alla base di queste iniziative – ha spiegato Anna Panagopoulou, Direttore ERA & Innovation (RTD.A) della Direzione generale della ricerca e innovazione della Commissione Europea – è quella di sviluppare la capacità collettiva degli ecosistemi regionali europei per affrontare meglio le principali sfide che dobbiamo affrontare oggi: l’abbandono dei combustibili fossili, la neutralità climatica,  la sicurezza alimentare, la transizione digitale, l’economia circolare, il miglioramento del sistema sanitario. Per farlo occorre coniugare due imperativi: da un lato lo sviluppo economico regionale, grazie a una strategia di specializzazione intelligente supportata dai fondi strutturali; dall’altro vanno aiutate tutte le regioni, comprese quelle meno innovative, a trovare altri partner regionali con obiettivi simili e capacità complementari. Queste regioni svilupperanno piani d’azione per l’innovazione comuni e finanzieranno progetti originali”. Alla Conferenza si è parlato anche del rinnovo del sistema Argo, coordinato da Area Science Park e mirato alla valorizzazione di tecnologie avanzate, digitalizzazione e alta formazione tramite un network strutturato di imprese private e operatori pubblici: “un’azione di sistema in cui la Regione crede molto – ha affermato l’assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen -, avviata in risposta alla necessità dei sistemi di ricerca di ricevere supporto da parte delle imprese”.
Argo innovazione Servizi per l'Innovazione Sis Fvg
21.06.2023
La trasformazione digitale possibile: l’esempio di 28 PMI del Friuli Venezia Giulia
Sono 28 i progetti di trasformazione digitale finanziati nell’ambito del digital innovation hub IP4FVG, grazie al contributo di Area Science Park (fondi del Sistema ARGO) e del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, presentati oggi a Udine presso l’Auditorium Comelli del Palazzo della Regione a Udine nel corso dell’evento “Sperimentare il digitale”, organizzato da Area Science Park e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Protagoniste dell’evento le imprese del territorio che hanno partecipato alle due edizioni di Test4Digitalization, il bando con contributi a fondo perduto per lo sviluppo di prototipi, demo, proof of concept (POC) o iniziative pilota nate a partire da esigenze concrete di trasformazione digitale. Si tratta di aziende che provengono da settori diversi, manifatturiero, cultura e creatività, edilizia solo per citare i principali, accomunate dall’obiettivo di voler sviluppare progetti di digitalizzazione in collaborazione con una o più imprese ICT nazionali o internazionali. I progetti finanziati prevedono l’utilizzo di diverse tecnologie: dalla sensorizzazione all’automazione avanzata, dalla simulazione all’ottimizzazione, dall’AI all’integrazione dei processi, dal BIM al gaming. Optimens, per esempio, punta a una soluzione per utilizzare l’AI per “allenare e mantenere in forma” il cervello; CTS H2 lavora a un progetto di IoT per gestire impianti a idrogeno da energia rinnovabile anche in ottica di comunità energetiche; Gees Recycling intende migliorare tramite la sensorizzazione il controllo e la sostenibilità dei processi di riciclo di materiali compositi; LN Comp ha l’obiettivo di realizzare componenti per imbarcazioni a vela con la stampa 3D ottimizzate e sensorizzate; Ergolines, grazie alla collaborazione con Aindo, applica Machine learning e intelligenza artificiale all’analisi di flussi dati di processo in ambiente siderurgico; Zero ha lavorato al progetto pilota di virtualizzazione dell’ambiente produttivo (digital twin) del suo impianto di produzione per l’agricoltura verticale. Area Science Park con i suoi esperti in processi di trasferimento tecnologico e insieme ai 30 partner di IP4FVG, il digital innovation hub regionale, ha fatto in questi anni una costante azione di informazione, formazione e affiancamento delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia, attraverso l’analisi del loro livello di digitalizzazione, il supporto allo sviluppo di progetti di trasformazione digitale, lo scouting di tecnologie e di provider ICT, la dimostrazione delle tecnologie digitali in laboratori attrezzati. Quest’ultimo aspetto, in particolare, vede quattro dimostratori localizzati nei nodi della rete IP4 della regione, che ispirati dal principio test before invest, riproducono in scala o in dimensioni reali tecnologie, strumentazioni e impianti di diverso tipo, in cui imprese ed enti possono sperimentarne concretamente il funzionamento delle tecnologie abilitanti. “Non esiste un solo modo di innovare e l’iniziativa presentata oggi è un esempio di intervento a favore dell’innovazione nel settore del digitale avanzato. Per poter innescare processi di innovazione che abbiano impatto nel tempo e sulla società, è fondamentale sperimentare con costanza nuovi modelli adattativi, costruiti e provati nei diversi contesti, mantenendo un dialogo continuo tra ricerca e impresa” – ha dichiarato la Presidente Caterina Petrillo – “Negli anni, Area Science Park ha maturato una profonda conoscenza dei meccanismi di sostegno all’innovazione e, oggi, per rispondere alle esigenze di un mondo in evoluzione, l’ente è proiettato nello sviluppo di modelli e misure a supporto dell’innovazione deep tech che nasce dalla ricerca di frontiera e ha la potenzialità di modificare profondamente la società contribuendo ad affrontare le grandi sfide globali. A questo scopo, l’ente sta sviluppando un piano di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, laboratori aperti a ricercatori e imprenditori dove competenze specializzate e strumentazione avanzata sono resi disponibili e utilizzabili per trovare soluzioni innovative”. Qui è possibile scaricare il portfolio dei progetti di trasformazione digitale.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
20.06.2023
Metalmeccanica FVG, presentato il nuovo Report
È stato presentato negli spazi di Innovation Factory di Electrolux Italia SpA, di Porcia il secondo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere perché riunisce il know-how di Area Science Park, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti e banche dati con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama lavorativo regionale di uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente. Per lo studio della situazione occupazionale del settore, Area Science Park si è avvalsa delle banche dati di Innovation Intelligence FVG combinando i dati delle comunicazioni Obbligatorie fornite dall’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, comunicate dai datori di lavoro su assunzioni e cessazioni. Dall’analisi risulta che, con 5.063 imprese e considerando tutte le forme societarie, la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia rappresenta quasi il 45% della manifattura regionale. L’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo si è invece concentrata sulla composizione per età e genere dei board aziendali delle imprese dell’Elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia, il comparto core della metalmeccanica regionale, proponendo dei confronti a livello settoriale e territoriale (sono stati analizzati i board di 81.839 imprese manifatturiere italiane, di cui circa 1.000 riconducibili all’Elettromeccanica del FVG). Infine, i dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese per analizzare la condizione e l’approccio del comparto rispetto al tema dell’occupazione, divenuto oggi di centrale importanza. Nel settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia, il comparto della metalmeccanica svolge un ruolo primario in termini numerici e per l’apporto di personale nei flussi occupazionali, dove si registra una forte vivacità per assunzioni e per capacità, rispetto alla manifattura, di mantenere la crescita del saldo occupazionale. Nel comparto metalmeccanico gli avviamenti sono stati 24.273 nel 2022 (saldo: 1.127), contro i 19.816 (saldo: 263) del resto della manifattura regionale. Nel settore si rileva una certa stabilità del mercato del lavoro: l’indicatore di stabilità, cioè il totale dei contratti avviati sul totale dei soggetti che hanno avviato almeno un contratto, registra che, in media, nel 2022, ciascun soggetto ha avviato 1,09 contratti, conto l’1,12 della manifattura regionale. I giovani under 24 e le persone di nazionalità extra comunitaria rappresentano la principale risorsa per l’espansione dell’organico delle imprese. Per il periodo 2018-2022, i soggetti di età inferiore ai 24 anni entrati nel mondo del lavoro sono il 23,7%, nonché la seconda fascia d’età per numero di assunzioni dopo quella 25-34. Il personale non comunitario, invece, per la prima volta nel 2022, presenta un saldo occupazionale annuale (562) maggiore rispetto al personale italiano (494). Generalmente percepito come un settore a prevalenza maschile, il comparto metalmeccanico presenta il suo tallone d’Achille nella parità di genere, sia da un punto di vista delle assunzioni di personale femminile, che nel 2022 sono il 24% del totale, sia per quanto riguarda l’equiparazione delle qualifiche, mentre la stabilità dei contratti manifesta un segnale positivo. “La seconda edizione del report – ha affermato Leyla Vesnic, ricercatrice di Area Science Park – è complementare a quella precedente in quanto si concentra sulla fonte primaria dei processi innovativi: il personale. Comprendere la domanda di lavoro delle aziende, le sue tendenze negli ultimi anni e come questa si incroci con i dati che caratterizzano il settore produttivo, costituisce un esercizio di analisi e approfondimento che apre a nuove interpretazioni e offre molte indicazioni sulla direzione che il comparto metalmeccanico sta prendendo. Abbiamo caratterizzato i flussi occupazionali, focalizzando aspetti al centro del dibattito sociale ed economico, come la parità di genere, il lavoro giovanile, la provenienza dei lavoratori e delle lavoratrici e la precarietà contrattuale”. Per quanto riguarda l’età dei componenti dei board emerge una situazione positiva per il comparto friulano che mostra una quota di imprese con board totalmente over 65, seppur alta, inferiore rispetto alla media italiana di settore (10,6% vs 13,9%). La quota di imprese che hanno almeno un under 40 nel board è lievemente inferiore alla media nazionale: 16,6% vs 17,3%; anche in questo caso si mettono in luce le imprese di grandi dimensioni, che hanno una quota notevolmente più alta di board con almeno un under 40 (23,1%). I due terzi delle imprese friulane del campione, ma anche di quelle italiane, non hanno nessuna donna nel board, mentre le aziende che hanno un board composto dal 50% o più di donne sono il 16,6% in FVG e il 17,6% in Italia. Risulta inoltre che, rispetto alla media italiana, la nostra regione è meglio posizionata per presenza di almeno una donna nel board nelle imprese di grandi dimensioni (54% vs 45%). I dati dimostrano inoltre come la diversa composizione del board possa influire su competitività, capacità di innovazione, sostenibilità e potenzialità di crescita delle imprese. La stabilità del comparto metalmeccanico friulano rilevata dall’analisi eseguita da Area Science Park viene confermata dall’instant poll condotto dai Dipartimenti di Economia di UniTS e UniUD, che ha affrontato i temi del turnover del personale e dell’attrattività delle aziende metalmeccaniche friulane. È stato rilevato che l’emergenza turnover varia in misura significativa al variare delle dimensioni delle aziende, e che le aziende più sensibili al tema, così come le più coinvolte, sono quelle di maggiori dimensioni. La necessità di lavorare su elementi di attrazione per i talenti è trasversale a tutto il campione e tra le iniziative più recenti messe in atto ci sono soprattutto strumenti di welfare, con incentivazione economica, attenzione al giusto equilibrio tra lavoro e vita privata con la flessibilità di orario e creazione di contesti di lavoro confortevoli e stimolanti. “Le nostre imprese si devono focalizzare sul binomio Innovazione-contratti a tempo indeterminato che ci conferma che la tensione verso il futuro paga – afferma Sergio Barel, Presidente di COMET, Cluster della Metalmeccanica FVG – La fiducia e la volontà di futuro che le nostre imprese hanno sempre manifestato vanno alimentate e perseguite con fermezza, anche se sono ancora poche le imprese che hanno adottato questo approccio, portando a un ritorno al 2018 in termini di dati relativi all’occupazione. Il secondo tema è il ruolo femminile nella meccanica, ancora assolutamente insufficiente. Il terzo tema è il ruolo delle persone provenienti da altri Paesi il cui contributo a livello di forza lavoro è di conclamata importanza. In sintesi, guardando al futuro non possiamo che rivolgerci ai giovani e alle future generazioni che, come dimostrano i dati, sono anche coloro che possono fare la differenza in fatto di attenzione alla sostenibilità, se coinvolti nei board delle imprese”.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
16.06.2023
Il BSBF – Big Science Business Forum 2024 presentato nel corso degli Ilo Industrial Opportunities Days
È stato presentato a Napoli, nel corso della quarta edizione  deli ILO Industrial Opportunities Days ospitata nella prestigiosa sede dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte di Napoli, il BSBF – Big Science Business Forum 2024, il congresso internazionale sull’innovazione tecnologica, punto di incontro tra ricerca e industria, in programma a Trieste a ottobre 2024. Gli Ilo Industrial Opportunities, iniziativa promossa dalla rete degli Industrial Liaision Officers (ILO) italiani presso le Grandi Infrastrutture di ricerca internazionali, che fa il punto su programmi e progetti previsti nei prossimi anni dai principali Big Science Laboratories europei (CERN, ESRF, ESS, ESO, SKA, F4E e Laboratori Nazionali Italiani) e le opportunità di business per le aziende italiane, è stata infatti la vestina ideale per presentare la terza edizione del BSBF di Trieste. Il capoluogo giuliano, dopo Copenaghen nel 2018 e Granada nel 2022, ospiterà il Big Science Common Market,  grande player internazionale che progettano e realizzano strumentazione con tecnologie di ultima generazione potranno incontrare  a Trieste tecnologici, ricercatori e responsabili di grandi infrastrutture di ricerca. Il forum, che si svolgerà presso il centro congressi di Porto Vecchio di Trieste, sarà un’occasione di incontro e confronto sui temi e le esigenze in tecnologie d’avanguardia connesse alla Big Science, anche alla luce dell’importante investimento in infrastrutture di ricerca attivato nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Organizzatori del BSBF di Trieste sono: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, l’ILO Network Italia, coordinamento Nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science (CNR, ENEA,INAF, INFN) e PromoTurismoFVG. Nel corso dell’evento è intervenuta la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo che ha sottolineato l’importanza di manifestazioni come il Big Science Business Forum  per “far comprendere meglio al mondo dell’industria il portato che alcune realtà scientifiche, e mi riferisco in particolare alle infrastrutture di ricerca, possono avere per le imprese. Il ruolo dell’innovazione tecnologica è, infatti, fondamentale nelle diverse fasi di costruzione di un’infrastruttura: in quella iniziale in cui nascono cantieri edili che devono avere sempre più una particolare attenzione alla sostenibilità, come pure nelle fasi successive in cui si cercano soluzioni tecnologiche all’avanguardia alcune delle quali disponibili a mercato, altre da realizzare ex novo, per costruire laboratori di frontiera. In tutte queste fasi è centrale costruire un dialogo costruttivo tra ricercatori e rappresentati dei player industriali”. All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen che ha dichiarato: “Nel percorso che ci porterà al BSBF 2024 siamo supportati dai ministeri e da Area Science Park, il più importante soggetto innovatore presente sul territorio. Grazie al suo lavoro, per anni abbiamo lavorato al trasferimento tecnologico, ma ora siamo in un’ulteriore fase che vede coinvolte non solo le imprese ma l’intero territorio. È una partita sfidante per tutto il territorio e sarà ampiamente valorizzata la storica vocazione di Trieste come porta aperta verso i paesi dell’Europa centro-orientale e come vetrina internazionale e capitale del sistema della ricerca regionale”.
infrastrutture di ricerca Servizi per l'Innovazione
15.06.2023
Materiali quantistici: così si “avvolgono” gli elettroni
Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Physics rivela un nuovo metodo per raggiungere una più profonda conoscenza dei materiali quantistici. Grazie a una tecnica sperimentale che sfrutta la luce di sincrotrone, infatti, un team internazionale di ricercatrici e ricercatori -di cui fanno parte per l’Italia, l’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), l’Università di Bologna, le Ca‘ Foscari di Venezia, Statale di Milano e l’Università di Bologna– ha potuto misurare “l’avvolgimento” degli elettroni, proprietà che determina alcune particolari caratteristiche dei materiali, dalla cui comprensione dipenderà la possibilità di impiegarli in applicazioni avanzate future. Lo studio, condotto presso il Sincrotrone Elettra di Trieste, ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Würzburg (Germania), dell’Università di St. Andrews (Regno Unito), del Boston College e dell’Università di Santa Barbara (Stati Uniti). “Le proprietà quantistiche dei materiali determinano i comportamenti degli elettroni, tra cui il loro “avvolgimento topologico”, cioè la curvatura dello spazio in cui si muovono nella materia”, spiega Ivana Vobornik, ricercatrice del Cnr-Iom di Trieste. “Studiando tale proprietà si può risalire alle proprietà quantistiche di un certo materiale, e arrivare così a una comprensione più approfondita per applicazioni in svariati campi tecnologici, dalle energie rinnovabili alla biomedicina, dall’elettronica ai computer quantistici”. In particolare, il team si è concentrato su una classe di materiali, detti “materiali Kagome”: il nome deriva dalla stretta somiglianza con la trama di fili di bamboo dei tradizionali cesti giapponesi. “Questi materiali stanno rivoluzionando la fisica quantistica grazie alle loro proprietà magnetiche, topologiche e superconduttive: per questo la comprensione delle loro proprietà è strategica”, aggiunge la ricercatrice. “Per misurare la caratteristica dell’avvolgimento degli elettroni è stata utilizzata una tecnica sperimentale utilizzabile solo sfruttando la luce di sincrotrone: in questo caso, le misure sono state fatte presso Elettra Sincrotrone Trieste. Determinante, inoltre, è stata la sinergia con l’analisi teorica e con l’utilizzo di potenti supercalcolatori: grazie alle simulazioni teoriche infatti, è stato possibile guidare gli esperimenti verso la specifica zona del materiale in cui si manifestano le proprietà oggetto dello studio”.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
09.06.2023
Il Ministro Bernini in Area Science Park: Trieste e la sua comunità scientifica protagonisti importanti per l’innovazione e la diplomazia dell’Italia
“Area Science Park è un crocevia di capacità, intelligenze, competenze globali, ma soprattutto italiane. È un luogo in cui si concentra la nostra capacità di saper fare bene. Attorno a questa area cresce e si rafforza la nostra comunità scientifica. Una comunità che ci mostra ogni giorno di più quanto possa essere potente la cooperazione accademica sia per l’innovazione dell’Italia, sia come strumento diplomatico con i partner internazionali”. Queste le parole del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in visita oggi all’Area Science Park dove è stata accolta dalla Presidente dell’ente di ricerca, prof. Caterina Petrillo, e dal Direttore Generale Anna Sirica. Presenti anche l’Assessore regionale alla Ricerca, Alessia Rosolen, il Sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, il Prefetto, Pietro Signoriello, e i rappresentanti delle istituzioni scientifiche e tecnologiche del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia. A illustrare al Ministro Bernini le principali attività, le priorità strategiche e le prospettive di sviluppo futuro dell’ente di ricerca, la Presidente Petrillo, che si è focalizzata sugli investimenti che Area Science Park sta facendo nel campo delle infrastrutture di ricerca e tecnologiche. “Siamo molto contenti che il Ministro dell’Università e della Ricerca abbia accolto l’invito a visitare il nostro ente e incontrare i rappresentati delle realtà del Sistema Scientifico e dell’Innovazione della Regione Friuli Venezia Giulia” ha commentato la Presidente Caterina Petrillo a latere dell’incontro con la delegazione ministeriale “Area Science Park è ente nazionale di ricerca vigilato dal MUR con caratteristiche e competenze uniche maturate in 45 anni di esperienza nel campo della ricerca e dell’innovazione a servizio del territorio. Oggi, grazie anche ai finanziamenti del PNRR del Mur, l’ente compie un ulteriore passo avanti investendo in nuove strumentazioni all’avanguardia e attirando giovani talenti. Stiamo, infatti, lavorando, assieme ad altri partner nazionali, alla finalizzazione di due infrastrutture di ricerca una dedicata allo studio dei patogeni, un’altra allo studio dei materiali innovativi”.< Il Ministro ha poi avuto modo di visitare alcune delle realtà imprenditoriali e scientifiche più significative attive nel parco scientifico di Area Science Park, a cominciare da modefinance, società dalla doppia anima tecnologica e finanziaria, oggi parte del gruppo TeamSystem. Modefinance è un’azienda nativa Fintech, nata nel 2009 come spin-off dell’Università di Trieste e incubata in Area Science Park, che sviluppa soluzioni di Intelligenza Artificiale e data science per la valutazione e la gestione del rischio di credito.< È stata poi la volta dell’ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology), un’organizzazione intergovernativa con 45 laboratori all’avanguardia su tre Continenti. Forma una rete interattiva con 68 Stati membri, con operazioni allineate a quelle del Sistema delle Nazioni Unite. Svolge un ruolo chiave nelle biotecnologie promuovendo l’eccellenza della ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico all’industria, per contribuire concretamente allo sviluppo globale sostenibile. All’ICGEB, accolta dal Direttore Generale del centro Lawrence Banks, il Ministro ha visitato i laboratori di Virologia dei tumori, Batteriologia, e Biologia funzionale della cellula. Nel pomeriggio la delegazione ministeriale si è spostata nel campus di Basovizza, dove il Ministro Bernini ha visitato il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica (LAGE) di Area Science Park, centro di riferimento di rilevanza nazionale nel campo della genomica ed epigenomica ed elemento fondamentale della Piattaforma dedicata alle Scienze della vita, un’infrastruttura di ricerca aperta, in grado di fornire know-how e servizi finalizzati a test sperimentali e progetti di ricerca applicata e industriale, e che sarà ulteriormente potenziata grazie ai fondi PNRR del Mur. Tappa successiva i laboratori di R&D di Alifax, una delle più importanti società italiane specializzate nello sviluppo, produzione e distribuzione di strumentazione diagnostica clinica per l’automazione di laboratorio, caratterizzata da un forte orientamento verso la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sostenuta da un programma costante di investimenti. Prima di lasciare i campus di Area Science Park, il Ministro ha visitato Elettra Sincrotrone Trieste, la sorgente italiana di luce di sincrotrone di terza generazione al servizio della comunità scientifica e industriale nazionale e internazionale. A Elettra si affianca dal 2010 il Free Electron Laser FERMI, una delle poche sorgenti laser di questo tipo oggi in funzione nel mondo, capace di osservare i fenomeni ultraveloci e, nello stesso tempo, microscopici che avvengono a livello atomico e molecolare. L’intensa giornata del Ministro si è conclusa con la visita alla nave rompighiaccio “Laura Bassi” dell’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
07.06.2023
Dottorato di ricerca in nanotecnologie, candidature fino al 15 giugno
Sono aperte fino al 15 giugno 2023 le candidature per una borsa di Dottorato in Nanotecnologie presso l’Università degli studi di Trieste finanziata da Area Science Park per attività di ricerca su caratterizzazione di nanomateriali mediante microscopia elettronica. L’attività di ricerca si incentrerà su “Metodologie avanzate per la caratterizzazione nanostrutturale di nanomateriali mediante microscopia elettronica” (posizione D/9 del bando) e verrà condotta presso il LAME, Laboratorio di Microscopia Elettronica di Area Science Park, sotto la supervisione scientifica di Regina Ciancio. Scadenza invio candidature: 15 giugno 2023 Maggiori informazioni sulle attività connesse alla ricerca qui Il bando completo e le modalità di candidatura sono disponibili sul sito dell’Università degli studi di Trieste, consultando la voce “Nanotechnology” (posizione D/9 del bando): vai al bando completo    
Infrastrutture di ricerca Opportunità
24.05.2023
“Alla ricerca”, il podcast su scienza e innovazione in Friuli Venezia Giulia, ora disponibile su Rai Play Sound
Dall’inquinamento acustico marino all’invecchiamento sostenibile, dall’idrogeno verde alle tecnologie quantistiche. Sono questi alcuni dei temi al centro del podcast “Alla ricerca”, un progetto composto da sei episodi con l’obiettivo di esplorare il ruolo della ricerca di base come elemento cruciale per l’innovazione e la sostenibilità. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Area Science Park, Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP), Rai FVG e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e da oggi è disponibile sulla piattaforma di streaming Rai Play Sound. Il Friuli Venezia Giulia è ricco di ricercatori e ricercatrici che operano in laboratori universitari, enti di ricerca e imprese locali, ma il loro impatto va oltre i confini regionali. Il podcast “Alla ricerca – storie di scienza e innovazione dei laboratori del Friuli Venezia Giulia” si propone di raccontare la qualità, la varietà e la multidisciplinarietà della ricerca nella regione in modo accessibile anche a un pubblico non specializzato, utilizzando uno stile colloquiale e giovane. Sei episodi in totale in cui Gioele Lecquio e Pierluigi Masai, per circa dieci minuti, ci accompagnano attraverso le voci degli esperti alla scoperta della comunicazione quantistica, dell’invecchiamento sostenibile, dell’inquinamento acustico sottomarino, dell’agricoltura 4.0, dell’idrogeno verde e del monitoraggio dei cambiamenti climatici. Una collaborazione, quella tra l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP), la Rai FVG e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), che proseguirà anche per il 2023-2024 con la realizzazione di una nuova serie di podcast di divulgazione scientifica. Qui i sei episodi del primo ciclo: “Rai Play Sound – Alla ricerca”. “Alla ricerca” è scritto e condotto da Pierluigi Masai e Gioele Lecquio, alunni del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA, curato da Riccardo Cicconetti, programmista multimediale di Rai FVG e realizzato grazie al supporto di ARPA FVG, CNR-INO, CNR-Ismar, ICGEB, OGS, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, WiForAgri, WWF AMP Miramare.
Istituzionale ricerca sostenibilità
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park