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News

05.04.2024
Torna il Premio Bernardo Nobile giunto alla sua XIX edizione
Area Science Park bandisce anche per l’anno 2024 il Premio annuale per tesi di laurea o dottorato che abbiano valorizzato l’utilizzo della documentazione e dell’informazione brevettuale, oppure metodologie e tecniche di AI per l’estrazione di contenuti di valore da fonti bibliografiche, o che abbiano esplorato metodologie di foresight, forecast o analisi anticipatoria. Il Premio prevede quattro riconoscimenti, pari a 2.500 € ciascuno: due premi dedicati alle tesi di laurea o dottorato che abbiano utilizzato e documentato l’uso dei brevetti come fonte di informazione (Cat.1 e 2). un premio riservato a tesi di laurea o di dottorato che abbia utilizzato e documentato l’uso di metodologie e tecniche di intelligenza artificiale nell’analisi di dati e informazioni da fonti bibliografiche, con particolare riferimento a brevetti e letteratura scientifica (Cat.3). un premio per tesi di laurea magistrale o dottorato di ricerca riguardante un esercizio di foresight, o di forecast o di analisi anticipatoria relativo a temi tecnologici e al loro impatto economico, politico o sociale nel medio e lungo termine(Cat.4). Il Premio è un riconoscimento alla professionalità profusa nell’esercizio della sua attività dal dott. Bernardo Nobile, creatore e primo responsabile del Centro PatLib di Area Science Park. Rappresenta al contempo un incentivo con cui Area Science Park si rivolge ai giovani affinché intuiscano, sfruttino e riconoscano il valore informativo dei brevetti, dei dati della ricerca e delle nuove tecniche e metodologie di indagine ed analisi che ne rendono possibile l’interpretazione e valutazione. Per saperne di più, clicca qui. DESTINATARI Il Bando si rivolge a laureati e a dottori di ricerca che abbiano conseguito la laurea magistrale o specialistica oppure il titolo di dottore di ricerca, presso un’università italiana, da non più di tre anni alla data di scadenza del Bando presentando una tesi, redatta in lingua italiana o in lingua inglese, con riscontri evidenti: dell’utilizzo significativo dei brevetti dell’applicazione di metodologie e tecniche di intelligenza artificiale per il processamento e l’analisi di dati e informazioni da fonti bibliografiche, in particolare brevetti e letteratura dell’ utilizzo di metodiche di foresight, o di forecast o di analisi anticipatoria nell’analisi di tematiche tecnologiche e del loro impatto PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda di ammissione al presente Bando, redatta in base allo schema di domanda Allegato 1, unitamente agli altri allegati richiesti, dovrà pervenire entro le 23.59 del 31 maggio 2024, tramite PEC personale, all’indirizzo protocollo@pec.areasciencepark.it. Nell’oggetto della comunicazione via PEC, cui allegare la domanda e la documentazione a corredo, dovrà essere riportata la dicitura: “XIX ED. PREMIO BERNARDO NOBILE”. SCARICA IL BANDO Allegato n. 1 Allegato n. 2    
Servizi per l'Innovazione
20.03.2024
Scienza, industria e sviluppo sostenibile
«Creare occasioni di dialogo e condivisione di conoscenza con gli studenti, i cittadini di domani, è essenziale per innescare la curiosità e l’interesse nei confronti del mondo della scienza e della ricerca applicata al mondo dell’industria. Troppo spesso, infatti, la scienza è percepita come complessa, poco attrattiva e troppo lontano dalla quotidianità; mi riferisco soprattutto ai settori della fisica e della matematica. Mostrare in che modo un risultato scientifico può essere alla base di un’innovazione di processo o di prodotto con un impatto concreto sulla vita di tutti, credo possa essere fonte di ispirazione per i ragazzi». Così la Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo a margine all’evento “Scienza Industria e Sviluppo Sostenibile” che si è svolto a Trieste, in Porto Vecchio, lo scorso 18 marzo. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Internazionale Trieste (FIT),  è parte del calendario delle iniziative che anticipano il Big Science Business Forum, il forum internazionale della cooperazione scientifica, in programma a Trieste dal 1 al 4 ottobre 2024, che ha l’obiettivo di connettere la ricerca e l’industria per creare un nuovo ecosistema dell’innovazione. Dedicato al dialogo tra il mondo della scienza e quello dell’industria, l’evento ha visto la partecipazione di 4 classi delle scuole superiori, due italiane e due slovene; ai ragazzi è stato presentato il concorso “Youth@STEM4SF (Youth at STEM for Sustainable Future)”, un progetto nato in Svizzera nell’ambito dello scorso Anno Internazionale delle Scienze di Base per la Sostenibilità, con l’obiettivo di ispirare gli studenti, e in particolare le ragazze, a intraprendere studi nel campo delle discipline STEM. La premiazione del concorso“Youth@STEM4SF “ avverrà proprio durante il BSBF2024. «Il Friuli Venezia Giulia e Trieste in particolare sono contraddistinti dall’eccellenza nel campo della ricerca scientifica» ha puntualizzato Fantoni. «Abbiamo voluto organizzare questo incontro per sensibilizzare gli studenti e le studentesse delle scuole superiori sull’importanza delle carriere scientifiche e, attraverso diverse testimonianze dal mondo della ricerca e delle imprese, illustrare l’importanza della formazione nell’ambito delle cosiddette discipline STEM: consente loro di acquisire quelle competenze altamente qualificate richieste dal mercato”.  
Istituzionale
20.03.2024
Dalla Norvegia 50 studenti universitari alla scoperta di Area Science Park e del Sistema Scientifico e dell’Innovazione regionale
50 studenti provenienti dalla Norwegian University of Science and Technology di Trondheim hanno fatto visita per tre giorni, dal 18 al 20 marzo, a numerose realtà partner del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia. La visita è stata organizzata e coordinata da Area Science Park, nell’ambito di SiS FVG, iniziativa promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, MUR e MAECI. La richiesta di questa visita studio rivela la capacità attrattiva regionale con 10 partner del Sistema che hanno aperto le proprie porte agli universitari del Nord Europa. Questi, infatti, prima di laurearsi potranno decidere di trascorrere un periodo di studio e ricerca in Italia, grazie a fondi dedicati e se sceglieranno di farlo in regione consolideranno la reputazione di calamita del Sistema regionale generando, inoltre, anche un interessante indotto economico. Gli studenti norvegesi, dei dipartimenti di fisica e matematica, hanno anticipato l’interesse verso molti campi di applicazione: dalla matematica pura e applicata alla fisica applicata, oltre alla biologia, alla biofisica e alla computazione nucleare. Il programma ha visto l’accoglienza degli studenti lunedì 18 con i saluti presso il Campus di Padriciano e in collegamento diretto con le istituzioni norvegesi. Per Area Science Park Luca Mercatelli (Ufficio Valorizzazione Ricerca) ha esposto attività, progetti e linee di sviluppo dell’ente, mentre Federico Urban, CEO e fondatore dell’azienda PLUS+ insediata nel campus di Basovizza, ha coinvolto gli studenti con il racconto di progetti e applicazioni nel campo della prototipazione virtuale, dell’analisi numerica e dell’ottimizzazione dei processi produttivi. È seguito quindi un serrato succedersi di visite e presentazioni che ha visto coinvolti: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Nazionale di Astrofisica con visita all’Osservatorio Astronomico di Basovizza; Elettra Sincrotrone Trieste, CNR-Istituto Officina dei Materiali, il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia- ICGEB, l’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics – ICTP, la SISSA, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. La tre giorni si è conclusa con una visita alla Grotta Gigante, non solo attrazione turistica, ma vero e proprio laboratorio scientifico per la rilevazione sismologica. L’Università di Scienze e Tecnologia con base a Trondheim conta oltre 43 mila studenti, 398 programmi di studio ed è la più grande della Norvegia.  
Comunicati Stampa
19.03.2024
Due concorsi pubblici per funzionari amministrativi laureati
Area Science Park indice due concorsi pubblici, per titoli ed esami, per l’assunzione con contratto a tempo pieno e indeterminato di due Funzionari di Amministrazione di V livello. Bando 1: il Funzionario dovrà svolgere attività di studio e consulenza alle strutture dell’Ente per l’applicazione della normativa interna e della disciplina degli Enti pubblici di Ricerca, assistenza agli organi e alle strutture dell’Ente nella risoluzione di problematiche legali e formulazione di pareri in varie materie, redazione di atti amministrativi e convenzionali. La domanda dovrà essere inviata entro il 9 aprile 2024. Bando 2: il Funzionario sarà coinvolto nelle attività del Centro PatLib di Area Science Park, con particolare riferimento alla gestione dei processi e all’elaborazione della reportistica correlati allo svolgimento delle attività di informazione, orientamento, ricerca, studio e analisi in tema di proprietà intellettuale. La domanda dovrà essere inviata entro il 16 aprile 2024.
Dai nostri campus Servizi per l'Innovazione
19.03.2024
Esperti internazionali a Trieste per discutere il futuro degli acceleratori di particelle
Il Centro di Ricerca Elettra Sincrotrone Trieste si prepara per un’importante fase di ristrutturazione dell’anello di accumulazione di Elettra, e in vista di questo importante momento, esperti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Trieste per partecipare a un workshop internazionale di tre giorni. L’evento, organizzato in collaborazione con la Canadian Light Source (CLS), vede la partecipazione di oltre cinquanta esperti provenienti da 16 centri di ricerca in Europa, USA, Canada, Giappone e Corea.Durante il workshop, iniziato ieri e che si concluderà domani 20 marzo 2024, gli esperti discutono dei progetti attuali e futuri riguardanti l’aggiornamento e la costruzione di grandi acceleratori di particelle. Saranno presentati progetti già completati, come l’ESRF-EBS, insieme a progetti in corso come APS-U, ALS-U, Elettra 2.0, SLS 2.0, e altri ancora in fase di valutazione.Uno dei principali temi in discussione è la logistica e la movimentazione necessarie per la rimozione e l’installazione delle parti che compongono l’anello di accumulazione di Elettra, nonché di molte linee di luce ed alcune importanti apparecchiature del “Booster”. Questa operazione complessa richiederà tempi, modalità e organizzazione particolari, e l’esperienza condivisa durante il workshop sarà fondamentale per affrontare le sfide che si presenteranno.Il workshop rappresenta anche un’opportunità unica per consolidare una comunità di esperti specializzati in logistica, rimozione e installazione per gli acceleratori di particelle. La condivisione di esperienze, buone pratiche e soluzioni innovative contribuirà a promuovere lo sviluppo e l’innovazione nel campo degli acceleratori di particelle a livello globale.L’evento segna inoltre un passo importante verso il ritorno alla normalità dopo periodi di restrizioni dovute alla pandemia, offrendo agli esperti del settore l’opportunità di incontrarsi di persona e costruire relazioni significative per il futuro della ricerca scientifica.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
18.03.2024
Una Conferenza Internazionale per affrontare le sfide delle pandemie future
La nostra capacità di rispondere a future pandemie dipende dal costante impegno per lo sviluppo di strategie di risposta innovative ed efficaci. Questo l’obiettivo della Conferenza Scientifica Internazionale “Pandemic preparedness: Achievements, current challenges, and new frontiers” in programma dall’11 al 13 Novembre 2024 all’Hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste. La Conferenza è organizzata dall’Ente Nazionale di Ricerca Area Science Park con la collaborazione dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology – ICGEB, nell’ambito del progetto PRP@CERIC, finanziato da fondi PNRR Next Generation EU, dedicati alle Infrastrutture di Ricerca. La Conferenza coinvolgerà scienziati di fama internazionale con l’obiettivo di fornire una panoramica dei virus conosciuti ed emergenti e del loro potenziale rischio epidemico e di favorire la condivisione delle conoscenze e il networking, incoraggiando lo sviluppo di ampie sinergie e la cooperazione multidisciplinare. Durante l’evento scientifico si parlerà di diagnostica, epidemiologia, sorveglianza, scoperta di farmaci e approcci preventivi in un contesto di cooperazione internazionale, per affrontare insieme le sfide delle malattie infettive (ri)emergenti. Interverranno esperti internazionali in diverse discipline applicate allo studio dei patogeni, come l’Intelligenza Artificiale, la virologia, la biologia strutturale, la genomica, la gestione dei dati, la diagnostica clinica, le patologie infettive, le zoonosi. La Conferenza prevede un ricco programma che comprende sessioni plenarie tematiche, presentazioni orali e sessioni poster e si rivolge a ricercatori esperti, docenti universitari, medici, personale sanitario ma anche a giovani ricercatori che muovono i primi passi nella ricerca sui patogeni a vari livelli. Per iscriversi alla Conferenza è possibile registrarsi fino al 31 agosto (early bird) e 31 ottobre (regular) tramite il sito di progetto. Per partecipare in qualità di relatore è richiesto l’invio di un abstract per una presentazione orale o poster entro il 15 giugno 2024, utilizzando lo stesso canale. Qui la locandina della Conferenza
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
29.02.2024
(Rinviato) Malattie infettive: metodi quantitativi in epidemiologia
L’incontro calendarizzato per il 6 marzo è stato rinviato a data da destinarsi. Per info: scientific.events@areasciencepark.it ___ La pandemia ha dimostrato l’impatto dirompente che le malattie infettive possono avere dal punto di vista sanitario, economico e delle relazioni sociali. Rispondere alle emergenze determinate dalla diffusione di nuovi agenti patogeni richiede un approccio sistematico nella raccolta delle informazioni necessarie ad aumentare progressivamente le nostre conoscenze e metodi quantitativi robusti per tradurle in strumenti progressivamente più affidabili a supporto dei decisori. Per comprendere le lezioni apprese e le lacune che ancora limitano la nostra capacità di affrontare efficacemente queste emergenze, Stefano Merler, direttore del Centro Health Emergencies della Fondazione Bruno Kessler di Trento, sarà ospite il 6 marzo del prossimo seminario scientifico organizzato da Area Science Park (Centro Congressi di Padriciano 99, ore 11.30-12.30). Epidemiologo di fama, autore di oltre 170 studi scientifici pubblicati sulle più importanti riviste di settore e vincitore dei premi Bellman e Aspen, Merler da oltre vent’anni sviluppa metodi di epidemiologia quantitativa per rafforzare la sorveglianza epidemiologica. Il seminario è promosso dal LADE, il laboratorio di Data Engineering di Area Science Park, che svolge ricerca e sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale e del Data Management per estrarre conoscenza e valore dai dati. Per informazioni sul seminario: scientific.events@areasciencepark.it Scopri i seminari scientifici di Area Science Park: Area Science Park – Scientific Events Scopri di più sull’Infrastruttura di Ricerca PRP coordinata da Area Science Park e dedicata alla Scienze della Vita
Infrastrutture di ricerca
28.02.2024
Giornata Mondiale delle Malattie Rare: il contributo di Area Science Park alla ricerca scientifica
Il 29 febbraio, il “giorno raro” per eccellenza, si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, istituita per la prima volta nel 2008. Sono, infatti, ben 300 milioni le persone colpite nel mondo dalle circa 8.000 malattie rare conosciute, ma solo nel 5% dei casi è disponibile una cura e i tempi medi della diagnosi sono ancora molto lunghi. In Italia le persone con malattia rara sono oltre 2 milioni: 1 su 5 è un bambino. Fari accesi quindi su questa comunità, per aumentare sempre più le conoscenze e le ricerche su queste patologie, spesso molto invalidanti. Area Science Park intende contribuire all’avanzamento delle conoscenze scientifiche nel campo delle malattie rare attraverso le ricerche svolte dal LADE – il Laboratorio di Data Engineering. Grazie ad applicazioni dell’Intelligenza Artificiale è possibile, infatti, estrarre conoscenza e valore dai dati per ridurre i tempi di diagnosi, attualmente caratterizzati da un gap diagnostico significativo (in media 4,5 anni), e anticipare così gli approcci terapeutici. Proprio questo è l’obiettivo di due progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che coinvolgono l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con Università di Udine, SISSA e Area Science Park. I due progetti, sotto il coordinamento scientifico del prof. Maurizio Scarpa, Direttore del centro di coordinamento regionale delle malattie rare, sono rispettivamente focalizzati su: analisi di immagini diagnostiche e analisi di referti testuali con algoritmi di Intelligenza Artificiale, allo scopo di supportare il processo di diagnosi da parte dei medici. Su RAI Play Sound è inoltre possibile ascoltare un podcast dedicato al rapporto tra IA e Malattie Rare tratto dalla serie “Alla Ricerca”, con interviste ad Alberto Cazzaniga responsabile del Laboratorio di Data Engineering di Area Science Park e Daniele Panfilo di AINDO, startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati- SISSA e insediata in Area Science Park. “Alla Ricerca” è una serie podcast che nasce dalla collaborazione tra  Area Science Park, Centro internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam – ICTP, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA e RAI FVG.   Ascolta il podcast “Alla Ricerca” sul rapporto tra AI e Malattie Rare: https://bit.ly/3RhnNva Guarda il video promosso in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare.  
Infrastrutture di ricerca
22.02.2024
Immagini radiologiche del polmone con una risoluzione senza precedenti realizzate a Elettra Sincrotrone
La principale rivista scientifica europea sulle malattie polmonari, l’European Respiratory Journal, ha appena pubblicato i risultati di una ricerca multidisciplinare svolta presso Elettra Sincrotrone Trieste, nell’Area Science Park, che ha dimostrato come, grazie alle caratteristiche uniche dei raggi X prodotti dalla sorgente Elettra, è possibile ottenere un miglioramento significativo delle immagini radiologiche del polmone rispetto ad una TAC ospedaliera. Lo studio, coordinato dalla dr.ssa Giuliana Tromba di Elettra, ha visto la collaborazione del Prof. Marco Confalonieri, Direttore della Struttura Complessa Pneumologia dell’Ospedale universitario di Cattinara di Trieste, e dei dottori Christian Dullin e Willi Wagner, ricercatori delle Università di Göttingen e di Heildelberg in Germania. Attualmente, con le macchine TAC ad alta risoluzione più moderne, è possibile osservare dettagli del polmone umano fino al limite di circa 0,5 millimetri, ma estendere la visibilità a dettagli più piccoli comporterebbe un aumento significativo della dose di radiazioni per il paziente. Ad Elettra il gruppo di ricercatori italo-tedesco ha dimostrato che, grazie alla tecnica innovativa del ‘contrasto di fase’, che sfrutta le caratteristiche peculiari della luce di sincrotrone (quali la monocromaticità e la coerenza spaziale), si può ottenere una visione del tessuto polmonare con risoluzioni effettive di 0,067 millimetri, cioè molto più elevate, con una dose di radiazione per il paziente ridotta di 2-3 volte rispetto alla TAC. In pratica, con questa tecnica è possibile produrre un’immagine nettamente superiore per qualità discriminando molto meglio le varie componenti e strutture anatomiche rispetto a quelle di una TAC convenzionale. Ciò rende disponibili informazioni potenzialmente molto utili per riconoscere precocemente lesioni patologiche come tumori e fibrosi del polmone. Gli esperimenti ad Elettra sono stati svolti presso la linea di luce per la fisica medica SYRMEP e su un modello animale, cioè polmoni di maiale, che hanno la proprietà di essere quelli più simili ai polmoni umani. I polmoni, ottenuti come scarti della macellazione di suini in Germania, sono stati trasferiti in Italia ed esposti alla luce di sincrotrone di Elettra. I risultati appena pubblicati hanno consentito di esplorare la morfologia del tessuto polmonare con un livello di risoluzione senza precedenti. Con la nuova macchina di luce Elettra 2.0 attualmente in costruzione, che raggiungerà energie dei raggi X molto più elevate, questi studi potranno essere estesi ai pazienti degli ospedali della Regione Friuli Venezia Giulia. Negli esami sui pazienti, la nuova tecnica permetterà di evidenziare in modo molto efficace i cambiamenti densitometrici e strutturali provocati dalle diverse patologie, riconoscendo la natura della lesione patologica più tempestivamente. Secondo il Prof. Marco Confalonieri “Il lavoro di ricerca condotto a Trieste, a breve consentirà di studiare il polmone umano come se avessimo a disposizione un gigantesco microscopio, aumentando al massimo la risoluzione e riducendo al minimo la dose da radiazioni. Sono molto soddisfatto che il nostro lavoro di ricerca multidisciplinare abbia avuto questo importante riconoscimento europeo. Esso è frutto della collaborazione pluriennale tra la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato respiratorio dell’Università di Trieste ed Elettra Sincrotrone Trieste con cui ci siamo convenzionati fin dall’apertura della Scuola di Specialità”. Anche la dr.ssa Giuliana Tromba è molto soddisfatta del lavoro svolto e dai risultati ottenuti che vengono adeguatamente riconosciuti e valorizzati da questa pubblicazione prestigiosa: “Il team di ricerca spera di poter presto mettere a disposizione della sanità triestina una modalità di visione innovativa delle alterazioni create al polmone dalle malattie gravi come i tumori e le fibrosi interstiziali polmonari”. Il primo protocollo clinico di TAC polmonare sarà rivolto essenzialmente ai casi per i quali la diagnosi tradizionale lascia dei dubbi interpretativi. Sono queste le situazioni in cui le potenzialità della luce di sincrotrone si rivelano determinanti per la comprensione e la caratterizzazione delle anomalie del tessuto. Il Presidente di Elettra Sincrotrone Trieste, Prof. Alfonso Franciosi, ha espresso grande apprezzamento per le ricerche svolte, annunciando che “dal 2026 in poi, con l’entrata in funzione della nuova macchina di luce Elettra 2.0, verrà allestito un ambulatorio radiologico dedicato sulla nuova linea di luce SYRMEP-Life Science che potrà accogliere pazienti da tutta la Regione e costituire una risorsa unica a livello mondiale per la ricerca medica”. Scarica qui lo studio
Comunicati Stampa Dai nostri campus
13.02.2024
Dengue: uno studio dell’ICGEB apre la strada a nuove strategie di contrasto alla malattia
Pubblicata in questi giorni sulla rivista scientifica Nature Medicine, un’analisi dei casi di dengue grave in un ampio gruppo di bambini in India ha dimostrato che più della metà potrebbe essere attribuita a un’infezione primaria piuttosto che secondaria. La Dott.ssa Anmol Chandele, Responsabile dell’ICGEB-Emory Vaccine Program presso l’ICGEB di Nuova Delhi, India, in collaborazione con la “Emory School of Medicine” di Atlanta, GA, USA, l’AIIMS (“All India Institute Of Medical Sciences”) di New Delhi, e la “St. John’s National Academy of Health Sciences” di Bengaluru, India, è l’autrice dell’articolo sulle malattie gravi durante le infezioni virali primarie e secondarie nella popolazione pediatrica. Negli ultimi due decenni, le infezioni da dengue sono aumentate notevolmente, particolarmente in India, che oggi conta uno dei maggiori casi di dengue a livello globale. Con 4 sierotipi del virus della dengue, in genere i pazienti affetti da questa malattia si dividono in due categorie: quelli che contraggono l’infezione per la prima volta, noti come affetti da infezioni primarie, e quelli che vengono reinfettati dopo una precedente esposizione, noti come affetti da infezioni secondarie. Tradizionalmente, la convinzione prevalente è stata che solo le infezioni secondarie comportino rischi significativi, portando gran parte della ricerca sullo sviluppo del vaccino e sul trattamento a concentrarsi su questo gruppo. Ora questa percezione ampiamente diffusa sembra perdere terreno. Il nuovo studio condotto in India e basato su un ampio campionamento ha dimostrato che non solo le infezioni secondarie, ma anche quelle primarie possono essere gravi e mettere a rischio la vita dei pazienti. Questa scoperta suggerisce la necessità di rivalutare la nostra comprensione della Dengue e le strategie impiegate per combatterla. La Dott.ssa Chandele afferma: “L’infezione da virus della dengue è un enorme problema di salute pubblica. Molti pazienti sviluppano una malattia grave che a volte può essere anche fatale. Tuttavia, gran parte della ricerca in corso sull’intervento vaccinale si basa sulla convinzione, attualmente diffusa a livello globale, che le infezioni primarie di dengue non siano generalmente pericolose e che la malattia grave sia dovuta principalmente a infezioni secondarie di dengue”. L’autrice prosegue: “Il nostro studio mette in discussione questa convinzione attualmente diffusa e dimostra che le infezioni primarie costituiscono una frazione sostanziale dei casi di malattia grave e dei decessi”. Questo risultato ha implicazioni molto importanti per la salute pubblica nel mondo e anche per lo sviluppo e l’implementazione di strategie vaccinali efficaci e sicure per il controllo della dengue. Questi risultati sono molto importanti non solo nel contesto indiano, dove il peso della dengue è considerevole, ma anche su scala globale, poiché i virus della dengue continuano a diffondersi in tutto il mondo. L’Italia è un esempio eclatante dell’espansione della dengue come evidenziato anche da un recente studio in via di pubblicazione a cui ha collaborato il Dr. Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia molecolare dell’ICGEB che opera nell’Area Science Park di Trieste. “Nel corso del 2023,” ci racconta, “abbiamo avuto nel nostro Paese il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino ad ora. I cambiamenti climatici soprattutto, ma anche gli spostamenti delle persone, sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue in nuove aree. Lo studio dei colleghi indiani ci dimostra la necessità di proteggere anche la nostra popolazione fin dal primo incontro con il virus.” Il laboratorio Chandele studia l’immunologia umana delle malattie infettive, la ricerca sui vaccini e la terapia. Il programma ICGEB-Emory Vaccine è una partnership unica nel suo genere, istituita per facilitare le collaborazioni internazionali nella ricerca sui vaccini per affrontare le malattie di importanza pubblica nei Paesi in via di sviluppo.
Comunicati Stampa Dai nostri campus
11.02.2024
Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: il MUR e le giovani ricercatrici scendono in campo con lo slogan ‘Io sono STEM… ’
“Sono STEM perché la scienza è il futuro e io ne faccio parte”. “Ho scelto di essere ricercatrice per la libertà di pensiero”. “Io sono STEM per dare valore alla ricerca”. “La ricerca mi permette di essere libera e creativa”. “Io sono STEM per progettare il futuro”. “Prendetevi quel posto in prima fila nel futuro della scienza!”. Sono i messaggi di alcune giovani ricercatrici per la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Le loro testimonianze sono state raccolte in un video realizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con la collaborazione degli Enti di Ricerca italiani: Area Science Park; Agenzia spaziale italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Istituto italiano di studi germanici (IISG); Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM); Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS); Progetto scientifico Einstein Telescope. Dalle giovani scienziate un invito a tutte le studentesse a scegliere le discipline STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche). Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni, inclinazioni e abilità con coraggio e determinazione. La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è stata istituita nel 2015 dall’Assemblea Nazionale dell’ONU, patrocinata dall’UNESCO, per promuovere una maggiore partecipazione da parte delle donne e delle ragazze nella ricerca scientifica e abbattere le disparità di genere in ambito scientifico. La Giornata si celebra ogni anno l’11 febbraio in tutto il mondo e quest’anno cade a conclusione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse e la scelta dei ragazzi per queste discipline. Qui il video: IO SONO STEM
Infrastrutture di ricerca
05.02.2024
Adaptation, il webdoc sull’adattamento alla crisi climatica
Salvare il ‘soldato’ Tagliamento dagli eccessivi prelievi idrici ora che le stagioni calde e siccitose durano molto più che in passato si può fare, ma prima dovrà essere costruita la nuova conduttura che consentirà di prendere l’acqua dal lago di Cavazzo. Il progetto, per ora, è solo sulla carta ma dimostra che il Friuli Venezia Giulia ha un’idea chiara di come affrontare gli impatti futuri della crisi climatica. Di acqua qui ce n’è ancora tanta ma non ci si adagia sugli allori, per questo le 7 Società che assicurano l’approvvigionamento agli abitanti della regione si sono consorziate nel segno dello ‘smart water management’. Si tratta di una modalità ultratecnologica per gestire il ciclo idrico, grazie alla realizzazione di ‘gemelli digitali’ degli acquedotti che consentiranno di rilevare in tempo reale perdite e danni ed effettuare diagnosi predittive sullo stato delle infrastrutture. Questo è stato uno dei temi principali affrontati nel webdoc Adaptation, un progetto giornalistico internazionale nato per documentare la convivenza tra l’uomo, la tecnologia e la natura nell’era della climate crisis. Ogni giorno i media di tutto il mondo rilanciano notizie di catastrofi naturali legate al cambiamento climatico e disegnano scenari drammatici per il futuro. Da più parti vengono invocate decisioni radicali dei governi per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera mentre l’Intergovernmental Panel on Climate Change avverte che restano solo pochi anni per salvare il pianeta. Tecnologie innovative, storie di luoghi che cambiano, terre che si rigenerano, persone in prima fila nella lunga marcia dell’adattamento, questo è ciò che racconta ADAPTATION, un webdoc che sfrutta le potenzialità della comunicazione digitale per parlare a pubblici diversi e di tutte le età. Molti i temi trattati, tutti di grande attualità. I ricercatori dell’Università di Udine stanno studiando funghi e batteri nelle piante, che proliferano a causa delle mutate condizioni climatiche e sono ormai in grado di fare anche un ‘salto di specie’, da un cereale a un frutto, per esempio. L’agricoltura è una pratica delicata e i prodotti chimici usati per trattare i campi hanno un alto costo ambientale. Ecco perché in una puntata è stato dato risalto al lavoro di Agrivello, una startup universitaria che ha trovato il modo di trasformare la lana delle pecore in fertilizzante naturale. Operazione simile verrà compiuta nell’impianto di depurazione di CAFC a San Giorgio di Nogaro dove, invece, saranno i fanghi provenienti dal sistema fognario, una volta trattati ed essiccati, a diventare pellet da usare in agricoltura. Adattamento vuol dire avere una visione prospettica, vuol dire scommettere. Scommettere anche su business che fino a ieri non esistevano. Come ha fatto RE49, una piccola azienda di Gonars che crea scarpe con la tela degli ombrelloni da spiaggia e delle vele delle barche. Oppure scommettere su una città, rendendola meno impattante sull’ambiente e più efficiente. Esattamente l’obiettivo del piano di elettrificazione dei moli del porto di Trieste. Quei moli dove attraccano le navi da crociera che tutti i rapporti internazionali classificano come i più inquinanti tra i mezzi di trasporto che si muovono nell’area mediterranea. Troppe barche abbandonate o in discarica: il Progetto Refiber punta a creare una filiera del riciclo. Ci sono fin troppe barche abbandonate nei prati e nei giardini e sono solo la punta visibile di un iceberg. Dei sei milioni di barche, prevalentemente piccole, che compongono il parco nautico italiano ogni anno sono 80 mila quelle a fine vita e solo 2.000 vengono riciclate. Sono i numeri che fanno comprendere come sia indispensabile costruire una filiera che affronti, trasformandolo, l’intero processo che va dalla costruzione al fine vita delle imbarcazioni, con l’obiettivo di creare un sistema di economia circolare. È quello che intende fare il Progetto Refiber. Il Friuli Venezia Giulia, infine, afflitto come tutte le regioni montane da uno scarso innevamento che sta diventando cronico (-63% tra 2022 e 2023), lancia un segnale di speranza al mondo. I suoi due ghiacciai, quello del Monte Canin e quello del Montasio, godono, tutto sommato, di buona salute. Nonostante si siano molto ridotti da un secolo a questa parte, gli esperti li hanno chiamati i “ghiacciai resilienti” perché grazie alla loro posizione e al fatto che i detriti caduti dall’alto li hanno parzialmente ricoperti resistono fieramente alla fusione. A raccontarlo, i ricercatori dell’Istituto Scienze Polari del CNR nel capitolo “Scrigni d’alta quota”. “Girare per il Friuli Venezia Giulia è stata un’esperienza eccezionale. Abbiamo percorso 2400 km in due settimane, visitando luoghi meravigliosi e incontrando persone visionarie e appassionate”, spiega il giornalista Marco Merola, ideatore del progetto Adaptation. “Il ricordo più bello è legato al Lago di Verzegnis dove abbiamo incontrato casualmente un team dell’Ente di Tutela del Patrimonio Ittico della Regione. Non avevamo un’intervista pianificata con loro eppure sono stati estremamente disponibili a raccontarci del loro lavoro e li abbiamo seguiti mentre stavano monitorando lo stato di salute dei pesci. Ecco, dare voce agli ‘eroi’ dell’adattamento è parte della nostra missione”.   Guarda il webdoc sul Friuli Venezia Giulia
Dai nostri campus
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park