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News

Tutte le notizie da Area Science Park

31.03.2025
La Presidente Petrillo confermata alla guida di Area Science Park
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con decreto firmato il 28 marzo ha confermato Caterina Petrillo alla Presidenza di Area Science Park per i prossimi quattro anni. Professore Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università degli Studi di Perugia, tra le molte iniziative sviluppate durante il suo primo mandato alla guida di Area, si segnala in particolare il rafforzamento delle Infrastrutture di ricerca dell’Ente negli ambiti Genomica/Epigenomica, Microscopia Elettronica/Materiali Innovativi e Data Science/AI, grazie anche a finanziamenti PNRR. Qui maggiori informazioni sul suo profilo.
Istituzionale
27.03.2025
I ghiacciai delle Dolomiti stanno scomparendo
Non solo la Marmolada, il ghiacciaio simbolo delle Dolomiti. Nei prossimi decenni potrebbero ridursi, fino a sparire, anche gli altri ghiacciai di queste montagne. A sostenerlo per la prima volta uno studio realizzato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp), insediato in Area Science Park, e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, appena pubblicato sulla rivista The Cryosphere. Hanno collaborato alla ricerca il Comitato Glaciologico Italiano, la Società Meteorologica Alpino-Adriatica, l’ARPA Veneto, il Servizio geologico di Danimarca e Groenlandia, l’Università tecnica della Danimarca, l’Università Roma Tre e l’Università del Quèbec a Montreal. “Le Dolomiti sono state oggetto di numerosi studi in ambito geologico, geomorfologico e sulla biodiversità. Tuttavia, i ghiacciai di questa regione sono spesso rimasti ai margini dell’esplorazione scientifica, ad eccezione del ghiacciaio della Marmolada, il più esteso della zona”, spiega Renato R. Colucci, ricercatore del Cnr-Isp e coautore del paper. “Nonostante le informazioni sui ghiacciai delle Dolomiti fornite dalle due edizioni dei catasti dei ghiacciai italiani del 1962 e del 2015, i dati disponibili in merito alla loro evoluzione nel corso del tempo sono stati finora estremamente frammentari, e spesso sono stati solo qualitativi, soprattutto per quanto riguarda le loro variazioni di volume. Il nostro è il primo lavoro a presentare una stima pluridecennale (dagli anni ’80 al 2023) della variazione topografica e del bilancio di massa degli attuali ghiacciai montani presenti nelle Dolomiti”. Un risultato raggiunto in due step: per il periodo dagli anni ’80 al 2010 è stata impiegata la tecnica Structure from Motion (SfM) applicata ad immagini aeree storiche; dal 2010 al 2023 invece si è fatto uso anche di immagini con droni (UAV) e acquisizioni Light Detection and Ranging (LiDAR) da elicottero, che hanno permesso un’elevata risoluzione e accuratezza. Al 2023, ultimo anno preso in esame dallo studio, si contavano 9 ghiacciai, anche se la frammentazione del ghiacciaio della Marmolada in 4 corpi glaciali distinti, porta il numero totale a 12. “L’area totale di questi ultimi 12 ghiacciai è passata da poco più di 4 km quadrati negli anni ’80 a poco meno di 2 km quadrati oggi, con una perdita del 56%, di cui il 33% dal 2010”, precisa Andrea Securo, dottorando dell’Università Ca’ Foscari Venezia e coautore dello studio. “Complessivamente abbiamo riscontrato una diminuzione della superficie topografica media dei ghiacciai di 28,7 metri dal 1980 al 2023, di cui il 33% tra il 2010 e il 2023. Il ghiacciaio che ha subito la riduzione maggiore è quello della Fradusta, che ha visto una diminuzione di spessore medio di 50 metri ed una riduzione areale del 90%”. Interessanti anche i dati sulle temperature elaborati per lo studio assieme ad ARPA Veneto che ha quantificato un aumento di +2.0°C, circa +0.5°C per decade negli ultimi 40 anni. Al contempo i dati mostrano anche un certo aumento delle precipitazioni nevose ma solo in alta quota, fenomeno che, avvertono i ricercatori, non è stato sufficiente a colmare la maggiore fusione dovuta a estati sempre più lunghe e sempre più calde. In conclusione, lo studio mette in luce che in tutta l’area, il 66% dell’intera perdita di volume è attribuibile al solo ghiacciaio della Marmolada. “Oggi le aree di accumulo dei ghiacciai delle Dolomiti si trovano al di sotto della linea di equilibrio glaciale alpina, un indicatore del fatto che, nel giro di pochi decenni, questi ghiacciai scompariranno o si frammenteranno in piccoli corpi glaciali senza dinamica. Il loro destino appare purtroppo inevitabile anche assumendo una stabilizzazione del clima sui valori medi degli ultimi 30 anni (1991-2020)”, concludono gli autori. Fonte: CNR
Dai nostri campus
27.03.2025
Open Innovation@IP4FVG: due Call per co-creare soluzioni innovative
Rafforzare la competitività delle imprese italiane e favorire la crescita di un ecosistema imprenditoriale dinamico e orientato al futuro grazie alla co-creazione di soluzioni innovative sviluppate da startup, spinoff e PMI innovative in risposta alle esigenze di medie e grandi imprese. È con questo ambizioso obiettivo che Area Science Park, nell’ambito delle attività e dei servizi di IP4FVG – EDIH, e in collaborazione con ELIS Innovation Hub, lancia il programma Open Innovation@IP4FVG, attraverso due call: Call 4 Need, per medie e grandi imprese, e Call 4 Solution, dedicata a startup, spin-off e PMI innovative. Grazie al programma, le aziende selezionate lavoreranno insieme, per 12 settimane, al co-sviluppo di un Proof of Concept (PoC), un progetto pilota o un prototipo che consenta di testare le soluzioni innovative e valutarne l’efficacia, l’applicabilità e la scalabilità. Il percorso sarà guidato e supportato in ogni fase dagli esperti di Area Science Park ed ELIS Innovation Hub fino alla validazione della soluzione. Grazie ai fondi PNRR del progetto IP4FVG-EDIH, le medie e grandi imprese selezionate potranno accedere a finanziamenti agevolati fino all’80% per sviluppare il proprio PoC del valore di 40.000€ ciascuno. I percorsi di co-innovazione dovranno focalizzarsi su tecnologie digitali avanzate per l’ottimizzazione dei processi dell’intera catena del valore, per la riduzione dell’impatto ambientale e per la sicurezza informatica. Il programma sarà presentato il 15 aprile dalle ore 15.00 presso la Sala Pasolini della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine: durante l’evento, aziende e startup potranno aderire al programma, incontrarsi, approfondire il tema dell’Open Innovation e partecipare a sessioni di networking mirate a favorire collaborazioni a lungo termine. Il programma rientra tra i servizi di IP4FVG-EDIH, iniziativa finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 (M4C2) – Investimento 2.3, sovvenzionato dall’Unione Europea – Next Generation EU, che ha l’obiettivo di stimolare l’adozione di tecnologie digitali e verdi. Maggiori informazioni sugli ambiti e sul percorso sono disponibili a questo link. Per registrarti all’evento di presentazione del 15 aprile a Udine, clicca qui.
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22.03.2025
L’acqua, la risorsa più preziosa da difendere
L’acqua è una delle risorse più importanti per la vita sulla Terra. Non solo è essenziale per la sopravvivenza umana, ma è anche fondamentale per gli ecosistemi e per la produzione di energia, ad esempio quella idroelettrica. Tuttavia, negli ultimi anni, l’Italia sta affrontando una serie di sfide legate alla disponibilità di acqua. In un mondo in cui i cambiamenti climatici e l’aumento dei costi energetici mettono a dura prova la gestione sostenibile delle risorse idriche, è più che mai necessario investire in soluzioni intelligenti. L’acqua è un bene prezioso, e proteggerla è una responsabilità di tutti. Nel 2022, per esempio, in Italia è piovuto il 24% in meno rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Inoltre, la quantità di acqua disponibile è stata inferiore del 52% rispetto alla media degli ultimi settant’anni (fonte: BLUEBOOK 2024). A questi problemi si aggiunge un altro grande ostacolo: le perdite idriche. Nel 2022, il 42,4% dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione italiane è andato perso a causa di infrastrutture vecchie e deteriorate. Questo significa che quasi la metà dell’acqua che dovrebbe arrivare alle nostre case si disperde lungo il percorso e non arriva mai ai nostri rubinetti. È un quantitativo d’acqua persa che soddisfarebbe le esigenze idriche di ulteriori 43,4 milioni di persone per un intero anno! (Fonte: REPORT ISTAT 2024).
14.03.2025
Ad Aindo 2,1 milioni dall’EIC Accelerator
Aindo ha ottenuto un prestigioso finanziamento dall’European Innovation Council (EIC) Accelerator, il programma dell’Unione Europea che supporta startup e PMI ad alto potenziale innovativo. Selezionata tra 1.211 aziende europee, Aindo è una delle sole tre realtà italiane a ricevere la sovvenzione, che ammonta a 2,1 milioni di euro, con la possibilità di un co-investimento dalla Banca Europea per gli Investimenti. Grazie a questi fondi, Aindo potenzierà la sua tecnologia basata su intelligenza artificiale generativa per creare dati sintetici altamente realistici, che preservano le caratteristiche statistiche dei dati reali senza contenere informazioni sensibili. Questa innovazione permette alle aziende di utilizzare dataset di alta qualità per addestrare modelli Ai e condurre analisi avanzate senza violare la privacy. Il finanziamento andrà ad alimentare tre direttrici strategiche: accelerazione dello sviluppo della tecnologia con un focus sulle life sciences, espansione sul mercato e creazione di nuove opportunità di lavoro altamente qualificate.
Dai nostri campus
13.03.2025
Welcome Office FVG, in crescita i servizi per studenti e ricercatori
Il Welcome Office FVG conferma il proprio ruolo cruciale nel supporto alla mobilità internazionale di studenti e ricercatori in Friuli Venezia Giulia. I dati contenuti nel Report 2024 mostrano infatti un significativo incremento delle attività e una continua evoluzione dei servizi offerti. Nel corso del 2024, il Welcome Office FVG, sportello che fornisce assistenza e consulenza sulle principali tematiche della mobilità rivolte a studenti, ricercatori e ai loro familiari, sia prima dell’arrivo che durante il soggiorno in regione, ha fornito complessivamente 5.982 consulenze a 655 utenti. Tra le richieste più frequenti pervenute allo sportello di Trieste, gestito da Area Science Park, figurano le pratiche relative ai permessi di soggiorno, le condizioni di ingresso e soggiorno e le assicurazioni sanitarie. Per lo sportello di Udine, interno all’Ateneo, il focus principale si è concentrato invece sulla fase pre-arrival, con una maggiore richiesta di consulenze riguardanti le formalità e condizioni di partenza, l’assicurazione e l’assistenza sanitaria e la ricerca di alloggio. Un punto di forza del Welcome Office FVG è la collaborazione con le istituzioni locali e nazionali. Nel 2024 sono stati siglati 11 accordi per il trattamento dei dati personali tra Area Science Park e i partner che hanno usufruito degli appuntamenti in Questura. Fondamentale anche il rapporto con il Centro Visti del MAECI, con il quale è stato organizzato un evento di formazione e aggiornamento. Uno dei risultati più significativi è stato l’organizzazione di 10 appuntamenti collettivi con la Questura di Trieste, che hanno permesso a circa 300 studenti, ricercatori e familiari di ottenere il permesso di soggiorno in tempi più rapidi. Il portale web del Welcome Office FVG continua a essere un punto di riferimento per la mobilità internazionale. Nel 2024 ha registrato 35.689 utenti e 48.954 sessioni, con visitatori provenienti da 158 paesi. Il Welcome Office FVG ha inoltre partecipato a diversi eventi di promozione, tra cui la “Conferenza di benvenuto per studenti internazionali e in mobilità” presso UniUD e i Welcome Days dell’Università di Trieste, dell’Università di Udine e del Conservatorio Tartini. Il grado di soddisfazione degli utenti rimane elevato: il 94% dei rispondenti al questionario ha dichiarato di raccomandare il servizio.
Servizi per l'Innovazione
12.03.2025
Riciclo delle Terre Rare e brevetti
La Cina rappresenta il mercato più attrattivo per i brevetti nel settore del riciclo delle terre rare (REE), con un numero di richieste di brevetto significativamente superiore rispetto ad altri Paesi. È quanto emerge dallo studio “Innovation in rare earths recycling: A quantitative and qualitative analysis of patent data” che, attraverso un’accurata analisi dei  dati sui brevetti, offre un’analisi  approfondita sull’innovazione  nel settore del riciclo delle Terre Rare​. Le terre rare sono elementi fondamentali per la transizione digitale e la decarbonizzazione, utilizzati in tecnologie chiave come batterie, turbine eoliche e dispositivi elettronici. Tuttavia, la loro estrazione ha un forte impatto ambientale e la catena di approvvigionamento è altamente concentrata in pochi Paesi, rendendo il riciclo una soluzione strategica per garantire un accesso sostenibile a queste risorse, per ridurre la dipendenza dalle importazioni e per limitare l’impatto ambientale dell’estrazione mineraria. Secondo la ricerca, pubblicata su Resources Policy e condotta da Area Science Park (Riccardo Priore e Marinella Favot) e Università Milano-Bicocca (Marco Compagnoni), la Cina si conferma il mercato più dinamico nel settore del riciclo delle REE e le università cinesi risultano essere i principali attori dell’innovazione, dimostrando un forte impegno nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per il recupero di questi materiali. Tuttavia, gli Stati Uniti e il Giappone emergono come leader tecnologici, con brevetti più citati e con una maggiore protezione internazionale delle loro invenzioni, segno di un’innovazione tecnologica più avanzata e rilevante a livello globale. L’Europa, invece, mostra segnali di stagnazione sia nel numero di brevetti che nella loro qualità. Per colmare il divario con i principali attori del settore, sarebbe necessario un maggiore sostegno all’innovazione attraverso investimenti pubblici, incentivi alle aziende e collaborazioni internazionali. Inoltre, la revisione delle politiche di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), ricchi di materie prime critiche, è fondamentale per rendere l’economia circolare più efficace, migliorando la raccolta dei rifiuti, potenziando gli impianti di riciclo e incentivando l’uso delle materie prime seconde. “Questo lavoro – afferma Riccardo Priore, del Centro Patlib di Area Science Park – rappresenta una tipologia innovativa di supporto, tramite analisi statistica dei documenti brevettuali, a varie tematiche correlate alle attività di ricerca in ambito accademico. Lo studio sulle dinamiche di innovazione nel settore del riciclo delle terre rare rappresenta un punto di partenza importante per sviluppare strategie più efficaci nel settore del riciclo delle REE, con implicazioni significative per l’autonomia strategica dei Paesi importatori e per il futuro dell’economia circolare globale”. In un contesto di crescente domanda di terre rare, la capacità di riciclo diventerà infatti sempre più cruciale per ridurre la dipendenza dalle importazioni e mitigare l’impatto ambientale dell’estrazione. I risultati dello studio suggeriscono che, per restare competitivi, i paesi occidentali dovrebbero intensificare gli sforzi nel settore del riciclo, promuovendo innovazioni di qualità e investendo nella transizione verso un’economia più sostenibile. Link al paper 
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
11.03.2025
Nexstep: aperta la prima call per 18 PhD dedicati alle sfide globali della sostenibilità e dell’innovazione
Aperte le candidature per 18 posti di dottorato nell’ambito di Nextstep, un programma MSCA co-finanziato da Horizon Europe, con l’obiettivo di formare 36 giovani e talentuosi ricercatori attraverso progetti all’avanguardia nel campo della fisica, scienza dei materiali, chimica, biochimica e ingegneria, contribuendo a progressi rivoluzionari nella sostenibilità, nell’industria e nell’innovazione. Tutte le informazioni per candidarsi ai 18 dottorati di ricerca sono attualmente disponibili sul portale https://www.esrf.fr/Jobs e la scadenza per sottoporre la propria application è il prossimo 2 maggio. I progetti di dottorato inizieranno intorno al 1° ottobre 2025. I dottorandi selezionati in questa prima call verranno accolti nelle infrastrutture di ricerca ospitanti ESRF – The European Synchrotron Radiation Facility,  ILL- The Institut Laue-Langevin, entrambi situati nel Campus Europeo di Grenoble (Francia) e presso il FZJ – Institutes of Forschungszentrum Jülich (Germania). I dottorandi avranno la possibilità di studiare un argomento di attualità legato allo sviluppo sostenibile o alla competitività industriale e di apprendere alcune tecniche analitiche avanzate disponibili presso la loro infrastruttura di ricerca ospitante. Una seconda call è invece prevista a partire da febbraio 2026. Area Science Park partecipa a Nexstep come infrastruttura ospitante dei PhD assieme a ESRF (coordinatore Nexstep) e ILL (Francia), FZJ (Germania), Area Science Park (Italia), NTNU (Norvegia). PER SCOPRIRE LE 18 CALL E AVERE MAGGIORI DETTAGLI CLICCA QUI  
Infrastrutture di ricerca
10.03.2025
Sbloccare l’Idrogeno verde: puntare su ricerca e riciclo
Per raggiungere l’obiettivo “emissioni zero”, tecnologie emergenti come l’idrogeno verde sono fondamentali. Tuttavia, la produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi dipende da materie prime critiche (CRM), la cui domanda è in aumento mentre l’offerta rimane concentrata in pochi Paesi. Lo studio è stato presentato nel corso della conferenza tenutasi a Lubiana “IRTC25: From Raw Material Policies to Practice”, supportata dall’EIT RawMaterials (Unione Europea) e dal dipartimento Federale per gli Affari Economici (Svizzera). La ricerca condotta da Area Science Park (Riccardo Priore e Marinella Favot) e Università Milano-Bicocca (Marco Compagnoni) nell’ambito del progetto North Adriatic Hydrogen Valley – NAHV, ha esplorato due aspetti chiave: l’innovazione tecnologica nell’idrogeno verde attraverso l’analisi dei brevetti e la valutazione della criticità delle materie prime necessarie. Per identificare le tendenze globali nell’innovazione dell’idrogeno verde, sono stati analizzati i brevetti relativi a tecnologie chiave come le celle a combustibile e gli elettrolizzatori. Inoltre, è stata valutata la criticità delle materie prime necessarie per queste tecnologie, basandosi sulla lista delle materie prime critiche dell’UE. Grazie al Centro PatLib di Area, lo studio ha utilizzato un database di brevetti (PATSTAT) nell’arco temporale dal 2000 al 2023, concentrandosi su: tendenze temporali nei brevetti per celle a combustibile e elettrolizzatori i paesi in cui è più forte l’interesse verso la protezione della proprietà intellettuale su questi temi materie prime critiche più utilizzate e loro tendenze nel tempo. Il quadro emerso è il seguente: le domande di brevetto per le tecnologie dell’idrogeno sono aumentati notevolmente, raggiungendo il numero di 5.380 domande depositate nel 2022 (dato potenzialmente in crescita), per un totale di oltre 45.600 domande di brevetto dal 2000 al 2023 (si ricorda che periodo di segretezza della pubblicazione delle domande è di 18 mesi) Cina, Giappone e USA sono i territori maggiormente interessati alla tutela legale (tramite brevetto) della produzione o della commercializzazione di tecnologie chiave dell’idrogeno verde il 13% dei brevetti menziona almeno una materia prima critica, con Nickel, Platino e Litio come le più importanti per entrambe le tecnologie (celle a combustibile ed elettrolizzatori). La conclusione dei ricercatori è che, se da un lato l’aumento dei brevetti evidenzia una spinta globale verso soluzioni basate sull’idrogeno verde, dall’altro la dipendenza da materie prime critiche come Nickel, Platino e Litio solleva preoccupazioni legate ai rischi di approvvigionamento, alla volatilità dei prezzi e alle dipendenze geopolitiche. Per garantire una crescita sostenibile delle tecnologie dell’idrogeno, sarà cruciale sviluppare nuova ricerca su materiali alternative e, allo stesso tempo, strategie e filiere di riciclo efficaci.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
05.03.2025
Riciclo dell’Ittrio dai rifiuti elettronici: un’opportunità per l’industria farmaceutica
Una soluzione innovativa per il recupero e il riutilizzo dai rifiuti elettronici dell’ittrio, elemento chimico raro e critico, arriva da una ricerca di Area Science Park e Università di Udine, presentata alla conferenza “IRTC25” a Lubiana. Lo studio, condotto da Marinella Favot, Roberta Curiazi e Antonio Massarutto, dimostra come l’Ittrio triflato (Y(OTf)₃), un catalizzatore ampiamente utilizzato nell’industria farmaceutica, possa essere prodotto in modo economico ed ecologico a partire da materiali di scarto. L’ittrio e i suoi composti svolgono un ruolo cruciale in numerosi processi chimici e tecnologici nel settore farmaceutico. Questo elemento è utilizzato come catalizzatore in reazioni chiave per la sintesi di intermedi farmaceutici, come l’idrolisi, la condensazione e le reazioni di ossidazione e riduzione. Grazie alla sua elevata efficienza, l’ittrio triflato in particolare permette di ridurre i tempi di reazione e di migliorare la resa dei processi chimici, rendendolo indispensabile per la produzione di molecole complesse alla base di molti farmaci. Oltre al suo impiego come catalizzatore, l’ittrio trova applicazione in tecnologie avanzate come i laser a stato solido, utilizzati in dispositivi medici per chirurgia e diagnostica (laser YAG – Yttrium Aluminium Garnet), in tecniche di imaging medico (tra cui la tomografia a emissione di positroni – PET) e in materiali biocompatibili utilizzati in dispositivi medici. Inoltre, l’ittrio è impiegato nella produzione di ceramiche, schermi video LCD (Liquid Crystal Display) e al plasma, tubi a raggi catodici (CRT), catalizzatori per autoveicoli, lampade fluorescenti, magneti permanenti, leghe metalliche per batterie nonché nelle fuel cells ed elettrolizzatori (tecnologie chiave dell’idrogeno verde) principalmente come ossido di ittrio stabilizzato con zirconia (YSZ).   Riciclo dell’ittrio dai rifiuti elettronici: una soluzione sostenibile La ricerca presentata alla conferenza “IRTC25” si concentra sul recupero dell’ossido di ittrio presente in piccole quantità nei rifiuti elettronici, trasformandolo in ittrio triflato attraverso un processo in tre fasi: sintesi del catalizzatore, filtrazione e rimozione dell’acqua. Il prodotto finale, sebbene non purificato al 100%, si è dimostrato efficace ed economicamente sostenibile rispetto all’acquisto di ittrio triflato puro sul mercato. “Il processo di riciclo non solo riduce la dipendenza dalle materie prime vergini, ma rappresenta anche una soluzione vantaggiosa dal punto di vista economico – spiega Marinella Favot di Area Science Park –. Infatti, il recupero dell’ittrio dai rifiuti elettronici è più conveniente rispetto ai tradizionali metodi di smaltimento, soprattutto quando il prezzo del materiale recuperato supera i costi di raccolta e trattamento”. Questa ricerca è stata seleziona per un pitch al “Talent meets Industry” di Apple e Mckinsey e rappresenta un passo importante verso un’economia circolare più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e sociale legato all’estrazione di terre rare e migliorando la resilienza delle catene di approvvigionamento. Tuttavia, rimangono alcune sfide da affrontare, come la volatilità dei prezzi dei materiali puri e la necessità di sviluppare infrastrutture per il trattamento dei rifiuti elettronici in Europa. In un contesto globale in cui la domanda di materiali critici come l’ittrio è in costante aumento, il riciclo dei rifiuti elettronici si conferma come una strategia chiave per garantire un futuro più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale, anche nella produzione farmaceutica.
Comunicati Stampa Servizi per l'Innovazione
27.02.2025
Area Science Park: un impegno concreto per la sostenibilità
Il sistema economico e sociale attuale è chiamato ad affrontare sfide complesse e senza precedenti, tra cui il cambiamento climatico, la transizione energetica, la tutela delle risorse naturali e degli ecosistemi, oltre alla necessità di ridurre le disuguaglianze sociali. Per affrontare queste sfide Area Science Park, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, sta indirizzando le proprie linee strategiche a medio e lungo termine verso la sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che sociale. A testimonianza di questo impegno, l’Ente ha redatto il suo primo Piano di Sostenibilità, un documento strategico che guida le azioni di Area Science Park con l’obiettivo di consolidare il suo ruolo tra gli enti di ricerca nazionali più attivi nel campo della sostenibilità. La sostenibilità non è solo una responsabilità, ma una leva fondamentale per garantire competitività, resilienza e innovazione, sia per il parco scientifico e tecnologico, sia per le attività di ricerca svolte dall’Ente. I principali e ambiziosi obiettivi a lungo termine che Area Science Park si prefigge e che sono previsti nel Piano di Sostenibilità sono: contribuire alle sfide globali della sostenibilità attraverso le proprie infrastrutture e attività di ricerca trasformare il parco scientifico in un modello di riferimento dal punto di vista ambientale mantenere i più elevati standard di formazione, istruzione, sicurezza e benessere per il personale collaborare con istituzioni, imprese e comunità locale per perseguire obiettivi di sostenibilità condivisi e promuovere uno sviluppo responsabile e inclusivo Scopri le azioni previste nel Piano di Sostenibilità di Area Science Park QUI
Istituzionale sostenibilità
25.02.2025
Sei borse di studio per la diagnosi delle malattie rare grazie all’IA
Area Science Park apre un bando per l’assegnazione di sei borse di studio rivolte a studenti universitari impegnati nella tesi magistrale nell’ambito del progetto “Supporto alla diagnosi di malattie rare tramite l’intelligenza artificiale”. Il progetto mira a sviluppare strumenti innovativi per l’identificazione precoce delle patologie rare attraverso l’analisi automatizzata dei dati clinici. Le borse di studio, della durata di sei mesi e rinnovabili per un ulteriore semestre, verranno erogate a sostegno della formazione di studenti universitari durante lo svolgimento della tesi magistrale, in uno dei seguenti ambiti tematici: Modellizzazione multimodale con IA, per distinguere le condizioni normali da quelle patologiche attraverso algoritmi avanzati. Gestione e anonimizzazione di database clinici (Electronic Health Records – EHR), con focus sull’interoperabilità e la sicurezza dei dati. Sviluppo di un ecosistema digitale per la ricerca sui dati clinici, integrato con il datacenter ORFEO. I vincitori svolgeranno l’attività di ricerca presso il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park e avranno la possibilità di accedere a un ecosistema tecnologico avanzato, tra cui la piattaforma di calcolo Orfeo. Per partecipare, gli studenti devono essere iscritti a un corso di laurea magistrale in ambiti affini e inviare la candidatura via PEC entro le ore 23:59 del 16 marzo 2025. La selezione avverrà tramite la valutazione dei titoli e un colloquio. Maggiori dettagli e il bando completo sono disponibili qui.
Infrastrutture tecnologiche
GLI EVENTI IN AREA SCIENCE PARK
Workshop, corsi, incontri e tavole rotonde a carattere scientifico e divulgativo
RUBRICHE VIDEO
Interviste e video racconti dal mondo della ricerca di Area Science Park