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Competitività e Risorse Umane nella Metalmeccanica FVG
Le nostre imprese si trovano ad operare in un contesto sempre più complesso. Uno degli elementi che oggi rende difficoltosa l’attività imprenditoriale, e la sua conseguente crescita, è il reperimento di personale qualificato da inserire all’interno del proprio organico. Partendo proprio da questa criticità i principali attori del panorama regionale e nazionale come Area Science Park, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Università degli Studi di Trieste e Università degli Studi di Udine hanno lavorato in sinergia per analizzare la situazione occupazionale e delle risorse umane nel settore della metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia ed è stato pubblicato il Report del I semestre 2023. I dati del report aiutano ad individuare le cause e le possibili strategie più efficaci per affrontare la difficoltà di reperimento del personale e fidelizzare l’attuale organico. Il report evidenza ci troviamo di fronte a un epocale cambio di paradigma. Durante la selezione di un nuovo candidato da inserire all’interno dell’organico non vengono più solo verificate le competenze di quest’ultimo, ma sotto il riflettore vengono messe anche le opportunità che l’azienda a lui offre. Il lavoratore si trova oggi nelle condizioni di poter scegliere valutando, oltre all’aspetto retributivo, nuovi fattori considerati pariteticamente importanti: la responsabilità sociale, il benessere sul posto di lavoro, l’attenzione al welfare l’adeguato bilanciamento tra lavoro e vita privata, parità di genere, Diviene quindi strategico avviare attività interne all’azienda per migliorare il proprio appeal per attrarre nuovi talenti. Risulta inoltre fondamentale prevedere sempre più momenti di condivisione e coinvolgimento degli attuali dipendenti costruendo con loro relazioni di autentico valore. Questo approccio porta risultati concreti e a lungo termine. Emerge quindi come sia strategico per l’azienda avviare attività interne atte a migliorare il proprio appeal per attrarre nuovi talenti. Risulta inoltre fondamentale prevedere sempre più momenti di condivisione e coinvolgimento dei dipendenti costruendo con loro relazioni di autentico valore. Un collaboratore felice oggi rappresenta uno degli asset per costruire un’immagine aziendale solida e positiva, non solo all’interno dell’impresa, ma anche al suo esterno e nell’intero territorio. Al report, redatto a cura di COMET FVG – Cluster Metalmeccanica Friuli Venezia Giulia, hanno collaborato Andrea Bincoletto, Enrico Longato, Leyla Vesnic dell’Ufficio Sostenibilità di Area Science Park
Stock take on available good planning practices
La pianificazione integrata ha acquisito una crescente rilevanza nell’affrontare sfide di pianificazione complesse e facilitare l’attuazione locale di azioni per raggiungere gli obiettivi energetici, climatici e di sostenibilità. Per raggiungere gli obiettivi dell’UE di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e consentire una transizione giusta e inclusiva è necessario riunire tutti gli attori chiave, compresi i governi locali e regionali, i cittadini, il mondo accademico e le imprese. La pianificazione territoriale integrata è ora un “agente chiave” e un motore per l’attuazione di processi di trasformazione e azioni (innovative) e per una migliore gestione e attuazione delle politiche economiche, sociali, culturali ed ecologiche di un territorio. Inoltre, i piani integrati consentono di sostenere tutte le persone e includono anche quelle più vulnerabili alle sfide della sostenibilità. Nell’ambito del progetto europeo IN-PLAN (Integrated Energy, Climate and Spatial planning, esperti di Area Science Park hanno contribuito alla stesura del report “Bilancio delle buone pratiche di pianificazione disponibili” che introduce una visione integrata per l’energia, il clima, la mobilità e la pianificazione territoriale e fa il punto sulle buone pratiche di pianificazione per alimentare la “metodologia IN-PLAN” (#LifeINPLAN). AUTORI Nikola Holodkov, Area Science Park Fabrizia Salvi, Area Science Park Diana Süsser, Institute for European Energy and Climate Policy (IEECP) Viktoria Forstinger, Urban Innovation Vienna (UIV) Fabio Tomasi, Area Science Park A cura di Ufficio Sviluppo e Gestione Progetti nell’ambito del progetto IN-PLAN – Integrated Energy, Climate and Spatial planning.
Edilizia 2040: quale futuro?
Partito a settembre 2021 a Trieste, il Laboratorio dell’Immaginazione sulle Costruzioni Future (LICoF), è nato dalla collaborazione tra Area Science Park e Ance FVG, nell’ambito delle attività di Cantiere 4.0 del digital innovation hub IP4FVG. Un esperimento partecipativo che ha coinvolto una trentina di persone provenienti da tutta Italia, fra professionisti e costruttori, esperti di settori diversi e che, grazie alla contaminazione tra scienza, innovazione e impresa, ha indagato gli scenari futuri del settore dell’edilizia con l’obiettivo di contribuire alla costruzione delle città di domani. Attraverso la metodologia degli studi dei futuri, si è generato un processo di apprendimento supportato dall’analisi dei megatrend, dall’individuazione dei “segnali deboli” di un possibile cambiamento e da una fase di interviste strategiche per ampliare l’orizzonte informativo. Il tutto per visualizzare futuri possibili e, soprattutto, per chiedersi cosa fare per arrivarci. Il percorso si è concluso a settembre 2022 con la presentazione dei risultati dello studio che viene proposto qui nella sua versione completa. LICoF è un progetto di condivisione della conoscenza promosso da Area Science Park e ANCE FVG (nell’ambito delle attività del Digital Innovation Hub IP4FVG). GLI AUTORI Carla Broccardo — Avvocata e futurista Francesco Mazza — Ingegnere e business development manager di MOOG inc. Fabio Millevoi — Direttore di ANCE FVG e futurista IL GRUPPO DI LAVORO Emilia De Francesco, IIT Genova | Massimo Deldossi, imprenditore | Nicola Massaro, ANCE Area tecnologica | Stefan Rubner, imprenditore | Angelo Ciribini, Università Brescia | Riccardo Frappa, imprenditore | Roberto Gasparetto, Amministratore Delegato di AcegasApsAmga S.p.A. | Umberto de Eccher, imprenditore | Elena Stoppioni, Presidente Save The Planet | Fabio Candussio, Università Udine | Marina Ruggieri, Università Tor Vergata Roma | Franco Guidi, CEO di Lombardini 22 | Piero Petrucco, imprenditore | Lucia Krasovec Lucas, architettrice | Massimiliano Scaccia, IIT Genova | Cecilia Hugony, imprenditrice | Pierluigi Piselli, avvocato | Giulia Torregrossa, architetta | Valentina Mingo, ANCE Area sostenibilità | Paolo Omero, imprenditore | Stephen Taylor, Area Science Park | Serena Mizzan, Direttrice del Museo Science Centre Immaginario Scientifico | Gabriella Castelli, imprenditrice | Andreina Contessa, Direttrice del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare | Stefano Salvador, Area Science Park | Valerio Pontarolo, inventore | Sara Gutilla, Area Science Park | Stefano De Marinis, Avvocato CONTRIBUTI Catherina Bjerke | Giulio Ceppi | Valentina Garonzi | Norbert Lantschner | Federico Leonarduzzi | Marco Maggiali | Lorenzo Orsenigo | Mark Ponzio | Mark Provvedera | Irene Voi | Rudi Zancan | Roberto Siagri OTTIENI IL REPORT Compila il form qui sotto, riceverai il report direttamente nella tua casella e-mail:
Urban Mobility Adaptation to Climate Change
Nei prossimi decenni le infrastrutture di trasporto saranno esposte a un numero crescente di sfide e di minacce derivanti dagli impatti climatici: la gestione delle infrastrutture esistenti e la progettazione di nuove che dovranno durare nel tempo, richiede la presa in considerazione di parametri e condizioni ambientali, climatiche e socio-economiche nuove rispetto a quelle utilizzate in passato. Nell’ambito del progetto Urban Transports gli esperti di Area Science Park hanno sviluppato un policy brief dedicato al tema dell’ adattamento della mobilità urbana ai cambiamenti climatici che costituisce per i decisori politici e i pianificatori urbani una linea guida di riferimento e una base scientifica su cui pianificare la mobilità futura e le infrastrutture ad essa connesse.  Il report descrive i principali impatti dei cambiamenti climatici sulla mobilità urbana con l’obiettivo di sensibilizzare i decisori politici e suggerisce possibili soluzioni per minimizzarne gli effetti e rendere il sistema della mobilità più resiliente al cambiamento climatico. Disponibile qui la versione in inglese    
Technology scenario for Connected and Automated Vehicles infrastructure planning
Quali sono i potenziali effetti delle auto a guida autonoma sullo sviluppo urbano? Quali sono i vantaggi e gli impatti dell’utilizzo di questo tipo di veicoli come mezzo di trasporto? In che modo i decisori politici devono tenere conto di questo sviluppo nella pianificazione della mobilità futura? Man mano che le persone rinunciano all’auto di proprietà in favore della Mobility as a Service (MaaS) e, nel prossimo futuro, del ridesharing (la condivisione di uno spostamento) con veicoli autonomi, le città saranno costrette a prendere decisioni difficili su infrastrutture, mobilità urbana, uso del territorio, equità sociale e inclusione. Il documento, elaborato da Area Science Park nell’ambito del progetto europeo Urban Transports, si pone come un’analisi di scenario a supporto dei decisori politici per pianificare al meglio le infrastrutture di mobilità nell’ottica del processo di automazione del trasporto stradale urbano, evidenziando quali sono le principali problematiche e le tendenze future legate a questo settore. All’interno del documento, una serie di schede descrivono le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 e la loro applicazione al settore della mobilità, le modifiche agli elementi viabilistici e le trasformazioni urbane che si renderanno necessarie per l’introduzione di tali veicoli ed alcune visioni sullo spazio urbano del futuro dopo l’introduzione dei veicoli a guida autonoma ed il loro inserimento in un sistema di trasporto intelligente.  
Technology scenarios for e-mobility charging infrastructure planning
Uno dei fattori chiave per lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica è la ricarica, ma questo argomento viene ancora oggi troppo spesso ignorato o sottovalutato. In particolare la convenienza, l’affidabilità e la disponibilità della ricarica sono gli aspetti più importanti su cui puntare per aumentare l’accettazione dei veicoli elettrici da parte degli utenti. In questa analisi di scenario, elaborata nell’ambito del progetto europeo Urban Transports , Area Science Park evidenzia la varietà di veicoli elettrici già oggi diffusi nella mobilità urbana (dal monopattino all’autobus), le conseguenti differenti esigenze di infrastrutture e modalità di ricarica, nonché i diversi requisiti di potenza, e fornisce una visione a breve termine (da 5 a 10 anni) di come queste tendenze si svilupperanno e influiranno sul modo in cui cambierà la mobilità nelle nostre città. Il documento si sviluppa tramite schede che trattano: tipologie e caratteristiche delle diverse modalità di ricarica (esistenti e in fase di ricerca e sviluppo), per le diverse tipologie di veicoli; casi studio esemplificativi delle varie tipologie di ricarica trattate per le diverse tipologie di veicoli elettrici. GLI AUTORI Barbara Monaco Marco Slavich A cura di Ufficio Sviluppo e Gestione Progetti nell’ambito del progetto Urban Transports
Startup in Friuli Venezia Giulia 2022 – in pillole
Sulla scia di quello del 2021, il report offre un riepilogo puntuale delle principali caratteristiche della scena delle start-up innovative del FVG, con riferimenti al contesto nazionale. Il report si basa su rielaborazioni di dati del Ministero dello Sviluppo Economico tramite il registro delle startup innovative, e di Innovation Intelligence FVG, piattaforma che permette di approfondire informazioni sull’innovazione nelle imprese regionali, sviluppata interamente da Area Science Park ed i suoi partner.   GLI AUTORI A cura dell’Ufficio Sostenibilità Realizzato da: Enrico Longato (coordinamento, analisi dati, testi) Andrea Bincoletto (analisi dati, testi) Scopri di più su Innovation Intelligence FVG
L’Osservatorio della Metalmeccanica FVG traccia le condizioni di un comparto in continua evoluzione
La metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia è un comparto solido, propenso all’innovazione, con buone doti di resilienza e caratterizzato da una filiera interna mirata a sorreggere anche le piccole imprese. Le aziende del settore performano meglio del resto dell’Italia e godono di una buona liquidità che permetterà loro di affrontare con moderata serenità la crisi energetica. È quanto è emerso oggi, alla presentazione del primo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG negli spazi di Friuli Innovazione. Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale COMET, l’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è unico nel suo genere. Esso infatti per la prima volta riunisce le banche dati di Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park che unisce in un’unica piattaforma le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo, che hanno lavorato sinergicamente, mettendo in campo know-how e competenze, e hanno elaborato le informazioni di diverse fonti con l’obiettivo di scattare una fotografia nitida dell’attuale panorama produttivo regionale, per tracciare un percorso ragionato sul futuro del comparto, uno dei settori economico-produttivi che, grazie alla tecnologia, evolve più velocemente. Area Science Park ha mappato le più di 5000 aziende del comparto, fotografando un’immagine precisa del settore elettro-meccanico e delle filiere collegate. Tale attività è stata svolta grazie a Innovation Intelligence FVG, strumento sviluppato da Area Science Park con i suoi partner, che ha consentito di sperimentare un nuovo approccio di raccolta, filtro, elaborazione e interrogazione dei dati sulle imprese del Friuli-Venezia Giulia, con focus particolare sulla propensione all’innovazione. Sono state quindi analizzate 5.162 imprese attive delle quali 2.416 rappresentate da società di capitale (47,8%) e per queste ultime si è studiata la capacità brevettuale e la propensione all’innovazione, un indicatore proprietario che identifica aziende che presentano oggettivi segnali di innovazione. Ne risulta che per la metalmeccanica friulana, l’innovazione gioca un ruolo di rilievo, infatti sono 217 le imprese che dal 2011 al 2021 hanno depositato almeno un brevetto. Inoltre, emerge che il 23,1% delle imprese è oggettivamente propenso all’innovazione perché ha depositato almeno un brevetto nazionale o europeo, ha ottenuto almeno un finanziamento europeo nell’ambito dei Programmi Quadro FP7 e Horizon 2020, oppure un finanziamento dalla Regione FVG per ricerca, sviluppo, innovazione, brevettazione, industrializzazione o, ancora, è una start-up o una PMI innovativa. A illustrare i dati, è intervenuto, per Area Science Park, Enrico Longato: “Studiare i dati relativi alle imprese del settore della metalmeccanica FVG assieme ad attori protagonisti del territorio, come il COMET, le Università e Intesa Sanpaolo è una grande opportunità che abbiamo avuto collaborando a questo studio, dal quale emerge una fotografia molto interessante del comparto della metalmeccanica FVG, famiglia di imprese importante da monitorare in quanto rappresentano il 54,4% della manifattura della nostra regione”. L’analisi dei dati di bilancio è stata svolta da Intesa Sanpaolo che si è avvalsa di ISID, il database interno alla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che associa ad ogni impresa variabili economico-finanziarie tratte dai bilanci di esercizio e informazioni sulle strategie aziendali. Dall’analisi dei 62.751 bilanci di imprese manifatturiere italiane è emersa una dinamica dell’elettromeccanica del Friuli Venezia Giulia migliore rispetto al resto del manifatturiero della regione (+9,8% vs +7,9% la variazione del fatturato tra il 2019 e il 2021). Si tratta di una crescita diffusa, con punte del +23,3% per le imprese costituite dopo il 2016. La situazione è positiva anche sul fronte reddituale, dove spiccano le performance delle imprese di minori dimensioni (con meno di 10 milioni di euro di fatturato). Inoltre, si è verificato un aumento della liquidità e del grado di patrimonializzazione, una condizione che consentirà alle imprese del territorio di affrontare la crisi energetica in corso con una solidità finanziaria e patrimoniale migliore. Nel primo semestre del 2022 le esportazioni regionali sono cresciute del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2021: in evidenza i prodotti in metallo (+26,6%) e la meccanica (+12,2%), che hanno mostrato un andamento migliore rispetto al dato nazionale, spinte dal traino di Qatar, Germania, Messico e Francia. I dipartimenti di Economia delle Università di Trieste e Udine hanno invece sviluppato e condotto un instant poll su un campione di quasi cento imprese e analizzare la condizione del comparto. Il team dei due atenei regionali ha chiesto agli intervistati di comparare le aspettative sull’andamento del fatturato 2022 ad inizio anno con quelle attuali, quando solo dopo pochi mesi lo scenario politico ed economico è decisamente cambiato. Mentre un’impresa su quattro ha confermato le aspettative di crescita di inizio anno, emerge una sostanziale compensazione tra chi sostiene che le cose stanno andando meglio del previsto e chi invece dice che stanno andando peggio. Se si guarda alle previsioni di andamento del fatturato fatte dalle imprese a gennaio 2022, esse erano sostanzialmente positive e, in media, si attestavano su un +14% complessivo. La situazione ad oggi è sostanzialmente simile in termini percentuali, ma, come detto, con forti differenze da azienda ad azienda. Dobbiamo poi considerare che l’aumento dei costi di produzione previsto per il 2022 sarà ben più elevato (+25% il dato medio) e si tradurrà su una più che probabile compressione dei margini aziendali.
Il settore turistico in Friuli Venezia Giulia – in pillole
Il turismo rappresenta da sempre una risorsa importante per l’economia del Friuli Venezia Giulia e negli ultimi stava assumendo una posizione ancora più centrale, grazie ad un crescendo costante dei flussi turistici dall’Italia e dall’estero. Questa tendenza positiva ha subito però una forte battuta d’arresto nel 2020 a causa della pandemia con una parziale ripresa nel 2021 e dei segnali di forte sviluppo nel 2022. Il report quantifica le imprese che operano nel settore turistico e ne verifica lo stato di salute. GLI AUTORI Enrico Longato (coordinamento, analisi dati, testi) Andrea Bincoletto (analisi dati, testi) A cura dell’Ufficio Sostenibilità Edizione: luglio 2022
Welcome Office Friuli Venezia Giulia: 10 anni di accoglienza
Welcome Office Friuli Venezia Giulia è l’iniziativa dedicata all’accoglienza di studenti e ricercatori internazionali sul territorio regionale. Sviluppata nell’ambito del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia – SiS FVG, che riunisce 17 tra le maggiori realtà scientifiche regionali, è gestita da Area Science Park con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività dei Centri regionali, a partire dall’esperienza maturata dal Centro Servizi EURAXESS, l’iniziativa paneuropea che supporta la mobilità dei ricercatori e il loro sviluppo di carriera. Si tratta di un modello organizzativo condiviso per favorire l’accoglienza internazionale, attraverso la messa in rete delle competenze maturate dalle istituzioni partner e grazie a un network di stakeholder locali e nazionali della Pubblica Amministrazione (tra cui Questure, Prefetture, Sportelli Unici per l’Immigrazione, Distretti Sanitari, Uffici Comunali competenti) che collaborano tra di loro. Il report illustra i principali risultati e le attività realizzate dal Welcome Office FVG a partire dal 2010, anno di estensione dell’iniziativa all’intera regione, in termini di servizi offerti, strumenti sviluppati e iniziative rivolte sia a studenti e ricercatori per supportarne l’arrivo e il soggiorno in Friuli Venezia Giulia, sia agli Enti ospitanti. Per maggiori informazioni sull’iniziativa, i servizi e i risultati raggiunti: Ilaria Pierdomenico, Anna Comini http://www.welcomeoffice.fvg.it/ mobility@areasciencepark.it tel. +39 040 375 5206 5246   (Download english version here)
Piano degli Spostamenti Casa Lavoro
Il Piano Spostamenti Casa-Lavoro viene realizzato annualmente da Area Science Park. Oltre ad essere un adempimento obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni, per l’Ente il piano rappresenta un’opportunità per osservare, gestire e migliorare la mobilità casa-lavoro, con l’obiettivo di monitorare e incidere sulla qualità della vita di tutti coloro che operano nel parco scientifico. Il Piano fa riferimento alle persone che lavorano presso la sede principale di Area Science Park a Padriciano, ai dipendenti che utilizzano le altre sedi dell’Ente e a tutti coloro che lavorano nelle organizzazioni insediate nei Campus di Padriciano e Basovizza. L’indagine descrive la situazione degli spostamenti e le iniziative avviate e programmate per la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale, derivante dalla mobilità sistematica casa-lavoro. Dopo una prima sezione che analizza e aggiorna i dati degli spostamenti e verifica i risultati delle misure adottate negli anni precedenti, il documento pone l’attenzione sulle nuove misure adottabili, attraverso piani di fattibilità dedicati. GRUPPO DI LAVORO Fabio Morea (Mobility Manager), Stefano Alessandrini, Giuseppe Buchich, Ljiljana Jurcan, Nikola Holodkov, Luca Mercatelli, Stefano Salvador, Massimiliano Spadaro, Fabio Tomasi. Grafica e impaginazione: Giulia Cossutti Pubblicazione a cura dell’Ufficio Studi
La Mobilità della Conoscenza 2021
La “Mobilità della Conoscenza” è l’indagine annuale realizzata da Area Science Park che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle 17 istituzioni di ricerca partner del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia  – SiS FVG. L’indagine rileva il numero di ricercatori e studenti stranieri presenti presso gli istituti di ricerca, università e conservatori partner del network, i flussi di mobilità incoming e outgoing, le differenze di genere, gli interessi di studio e i paesi di origine. L’edizione 2021 fa riferimento all’anno accademico 2019/2020 per gli studenti e all’anno 2020 per ricercatori e docenti. I dati dunque, soprattutto per quanto riguarda la mobilità di ricercatori e docenti, risentono in maniera significativa dell’esplosione della pandemia da Covid – 19, che ha causato ingenti restrizioni agli spostamenti delle persone a livello mondiale. LA METODOLOGIA Maggiori informazioni sul campione, l’arco temporale considerato e la metodologia: leggi di più PROGETTI E ATTIVITÀ DEL SiS FVG Il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia – SiS FVG rappresenta il punto d’incontro tra 17 istituzioni di ricerca attive in Friuli Venezia Giulia: una regione che, grazie alla presenza di competenze scientifiche di altissimo livello provenienti da tutto il mondo e a un’ampia dotazione di infrastrutture di ricerca di eccellenza conosciute a livello internazionale, risulta essere un luogo ideale per svolgere le proprie ricerche. SiS FVG nasce su iniziativa di: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Vai al sito del sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia  – SiS FVG GLI AUTORI DELLA PUBBLICAZIONE Raccolta e analisi dati: Anna Comini Grafica e Layout layout: Incipit Srl